Sodano ha riaperto Santa Maria di Farfa

Il cardinale decano del sacro collegio: vi porto la benedizione di papa Francesco. Presente anche Gianni Letta
L’AQUILA. Da ieri la chiesa di Santa Maria di Farfa è tornata ai fedeli, ed oggi alle 9.30 ci sarà la messa con il parroco Don Oreste Stincone. A benedire il tempio ristrutturato è giunto il cardinale decano del Collegio cardinalizio, Angelo Sodano. «Questa rinascita è segno che con la cooperazione di tutti e con l’aiuto di Dio, la città può progredire. Ricordo – ha detto – il Papa emerito Benedetto XVI che ad aprile 2009 venne e pregò Maria, madre della Speranza, perché vi aiutasse, e così è stato. Oggi vi porto la benedizione di Papa Francesco». La chiesetta tardo duecentesca è diventata simbolo della solidarietà italiana dopo la tragedia del 6 aprile e della necessità per gli aquilani di riacquistare il proprio patrimonio artistico culturale. Ieri mattina il rito di benedizione, per il quale è tornato in città Gianni Letta. «La chiesa – ha spiegato il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo Fabrizio Magani – aveva subito un distacco non drammatico della facciata e presentava un quadro fessurativo che è stato ricomposto. Il consolidamento è stato molto serio, ed è stato effettuato anche un restauro formale di buon livello. La chiesa si trovava vicino alla chiesa madre di San Flaviano, poi all’inizio del ‘900 fu traslata quì sulla cinta muraria, il portale è di grande pregio con un rosone davvero magnifico». A permettere la riapertura della chiesa l’impegno della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro: «Quando ero presidente – ha detto l’ex presidente Benito Benedini – ho iniziato la raccolta fondi. Abbiamo dato un anno di tempo e questo è stato impiegato. Raccogliemmo 200 mila euro e quelli non utilizzati qui li investiremo comunque all’Aquila». Santa Maria di Farfa, alle cui spalle si staglia l’intera catena del Gran Sasso, è per molti un luogo identitario, come ha ricordato l’ex vescovo Giuseppe Molinari, che ieri ha preso parte all’inaugurazione, in rappresentanza del vescovo Petrocchi, impegnato fuori diocesi: «Dopo la tragedia del 6 aprile – ha ricordato Molinari – dicevo “prima le case e poi le chiese”, ma ero consapevole che il volto dell’Aquila sarebbe tornato a splendere con le sue chiese, senza le quali la città non sarebbe più la stessa. Sono contento che questa chiesa sia stata restaurata, qui per dieci anni sono stato parroco di San Flaviano e Santa Maria di Farfa». Ad operare la ricostruzione è stata la ditta di Dino Di Vincenzo su progetto dell’architetto Gianlorenzo Conti. All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della provincia Antonio Del Corvo e il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che ha ringraziato Gianni Letta come colui che ha avuto «un ruolo centrale nella ricostruzione». Per tutti Santa Maria di Farfa è un simbolo, anche visivamente, la chiesa ricostruita accanto ad un palazzo demolito, L’Aquila che rinasce e quella che deve compiere ancora la sua strada.
Barbara Bologna