Sosta a pagamento davanti al Cup, gratis i primi 45 minuti

Gli utenti: è un ulteriore balzello che penalizza i cittadini Silveri (Asl): così tuteliamo chi utilizza l’ufficio prenotazioni

L’AQUILA. Parcheggi a pagamento all’ospedale San Salvatore. Il provvedimento è scattato il 1° agosto e riguarda l’area di sosta a servizio del Centro unico di prenotazione (Cup), dove l’accesso è regolato da una sbarra. Lasciare l’auto, per i primi 45 minuti, non costerà nulla, poi scatterà la tariffa di 25 centesimi ogni 10 minuti. La decisione assunta dalla Asl ha già suscitato una ridda di polemiche: ad essere preso “di mira”, infatti, è l’unico parcheggio a servizio degli sportelli ticket, in prossimità del Cup e degli ambulatori, frequentato ogni giorno da decine di utenti. E scatta la protesta.

«Pagare anche la sosta per effettuare una visita medica? Siamo all’assurdo», affermano alcuni cittadini, «a Campo Imperatore, per sciare, i parcheggi sono gratuiti. Così come allo stadio, dove la sosta è libera», evidenziano, «mentre chi è costretto a recarsi in ospedale, non certo per puro divertimento, oltre ai ticket, deve far fronte a un secondo pagamento solo per lasciare la macchina».

Anche la gratuità limitata ai primi 45 minuti viene vista come «un escamotage della Asl».

« I pazienti che devono effettuare visite e controlli», incalzano, «superano di gran lunga l’ora di attesa. A volte si trascorre oltre mezza giornata in ospedale per effettuare una visita o un esame. La Asl ha pensato bene di tassare ulteriormente i cittadini mettendo a pagamento il parcheggio più utilizzato dagli anziani e da coloro che hanno difficoltà di deambulazione».

Diversa la lettura data dal manager della Asl alla decisione di istituire un’area di sosta a pagamento vicino al Cup. «Proprio perché comodo e funzionale», afferma il direttore generale Giancarlo Silveri, «quel parcheggio veniva letteralmente preso d’assalto dagli utenti che vi lasciavano le auto per intere giornate impedendo la fruizione da parte di coloro che avevano necessità di raggiungere il Cup».

Silveri fa notare che «in tutti gli ospedali d’Italia i parcheggi sono a pagamento. Finora abbiamo deciso di lasciarli liberi per non gravare con costi aggiuntivi sulle tasche dei cittadini, ma era necessario assumere un provvedimento che andasse incontro alle decine di persone che frequentano il Cup. Gli sportelli per la prenotazione delle visite e il pagamento del ticket sono stati spostati appositamente dall’interno dell’ospedale al piano zero dell’edificio dove si trovano i reparti di Medicina proprio per rendereli facilmente raggiungibili».

Resta il problema dei tanti ambulatori dislocati vicino al parcheggio e raggiungibili tramite un ascensore interno. Per evitare di pagare la sosta, gli anziani dovranno lasciare l’auto molto distante e percorrere un bel tragitto a piedi.

«La Asl vuole solo fare cassa», protestano ancora i cittadini, «invece di incrementare servizi e prestazioni, si pensa solo a tassare persino il diritto alla salute costringendo chi è costretto per necessità a recarsi in ospedale a pagare persino il parcheggio. Invece di ripristinare tutti i servizi e di completare l’adeguamento dell’ospedale, si chiedono ulteriori sacrifici alle categorie più deboli della società, quelle che necessitano di controlli periodici per motivi di salute».

Monica Pelliccione

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