Spara ai piccioni, ammenda di 500 euro

Condanna in tribunale per un uomo di Pratola Peligna

PRATOLA PELIGNA. Usciva di notte e con una carabina ad aria compressa sparava ai piccioni che a suo dire sporcavano il quartiere. Ieri il giudice Concetta Buccini lo ha condannato al pagamento di un'ammenda di 500 euro. Protagonista della singolare vicenda giudiziaria, un uomo di Pratola Peligna, L.V.P., di 57 anni.

Un vero e proprio tiro al piccione quello discusso in dibattimento nel tribunale di Sulmona.

I fatti fanno riferimento alla notte del 23 giugno del 2007, quando l'uomo venne sorpreso mentre cercava di colpire i piccioni che sostavano sui cornicioni del quartiere di Pratola Peligna dove abita.

A notarlo un vicino che tornando a casa verso le 3 di notte, vide l'uomo mentre girava per i vicoli imbracciando una carabina. Preoccupato dalla scena e non conoscendo quali fossero le intenzioni del conoscente, si nascose in attesa di scoprire dove, l'uomo, fosse diretto. Un'attesa durata poco perché subito dopo, Petrella, puntò la carabina sui tetti del quartiere e fece fuoco. Il colpo andò a segno e quando il vicino vide cadere il piccione sulla strada sottostante, capì finalmente quale era l'obiettivo. Il giorno dopo l'uomo si recò in caserma riferendo quanto aveva visto e portando con sè il corpo del reato: la carcassa del piccione ucciso da Petrella.

I carabinieri di Pratola avviarono una serie di accertamenti per scoprire se era stato effettivamente l'uomo a sparare al volatile. In seguito alla perquisizione domiciliare trovarono la carabina, tra l'altro non denunciata, e i pallini che venivano utilizzati per sparare. A incastrare l'indagato fu prorio il pallino trovato nel corpo del piccione, che era uguale a quelli che i carabinieri gli trovarono in casa. Messo alle strette l'uomo si giustificò sostenendo che c'erano troppi piccioni in giro per il quartiere che sporcavano le strade e i davanzali dei balconi e delle finestre. Ieri la condanna del giudice.

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