Sportello chiuso, scoppia la bagarre

Ospedale, urla e proteste al ticket: noi presi in giro

L'AQUILA. Sedie spostate, il distributore dei biglietti che finisce a terra, urla e proteste. Caos, ieri pomeriggio, in ospedale, davanti agli sportelli dei ticket. Circa trenta utenti che non sono riusciti a effettuare le operazioni nonostante la fila hanno protestato vivacemente.

Tanta era la confusione davanti al centro unico di prenotazione dell'ospedale San Salvatore che è stata chiamata la polizia per riportare la calma. Un intervento decisivo che ha contribuito a evitare che la situazione precipitasse. Secondo alcune testimonianze, infatti, c'è mancato davvero poco che si arrivasse allo scontro fisico tra sportellisti e utenti.

Alcune delle persone in fila hanno denunciato il fatto che alle 18 in punto, orario di chiusura, si sono visti chiudere lo sportello in faccia dagli operatori nonostante avessero il numero della prenotazione e nonostante una fila pazientemente rispettata fino a quel momento. Tra gli utenti anche persone venute da fuori città: tutti sono stati invitati a tornare di mattina. «È un disservizio molto grave che abbiamo denunciato, purtroppo senza successo, a un rappresentante dell'Asl», ha spiegato il gruppo di cittadini infuriati. «Ci hanno fatto fare la fila e poi ci hanno invitati anche con toni poco cordiali a tornare la mattina del giorno successivo. È una vera e propria indecenza, questo è il livello della sanità aquilana». Alcuni cittadini hanno minacciato di presentare un esposto alla Procura per chiedere che vengano individuate eventuali responsabilità sia da parte dei dirigenti del servizio sia degli operatori. Gli sportellisti, dal canto loro, hanno fatto osservare che l'orario di apertura dell'ufficio era scaduto. Una giustificazione che non è bastata a coloro che erano rimasti con il biglietto in mano senza riuscire a perfezionare le operazioni. Non è la prima volta che al Cup si scatenano proteste. (e.n.)

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