Stati rinuncia al Riesame e rifiuta l'acqua

I legali ritirano l'istanza di scarcerazione: salta l'udienza di domani. Nuovo ricorso al gip
L'AQUILA. Ezio Stati, allo stremo delle forze, comincia a rifiutare anche l'acqua. I suoi legali, intanto, a sorpresa, rinunciano al tribunale del Riesame. Non ci sarà nessuna udienza dell'antivigilia di Ferragosto per decidere della libertà dell'ex tesoriere della Dc e padre dell'ex assessore regionale Daniela. La posizione di Stati padre e di Vincenzo Angeloni, entrambi in carcere, e di Marco Buzzelli, ai domiciliari, forse verranno riesaminate dal gip. Pronto un nuovo ricorso.
COME DEL TURCO. La mossa degli avvocati Antonio Milo e Alfredo Iacone, che hanno depositato la rinuncia all'istanza al tribunale del Riesame, richiama quella che fu attuata nel 2008 per l'ex presidente della giunta regionale Ottaviano Del Turco. Anche allora il pool di legali volle evitare il «braccio di ferro» con la Procura optando per un ulteriore passaggio dal gip. Sarà, con ogni probabilità, il capo dell'ufficio del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Grieco a riesaminare la posizione delle persone sottoposte a restrizione della libertà. Sembra essere questa la strada che verrà seguita dai legali di Stati, Angeloni e Buzzelli, «in attuazione dell'autonomia tecnica che caratterizza il mandato difensivo», come fanno sapere gli avvocati. Salta, stando così le cose, la prevista udienza inizialmente fissata per domani alle 9 davanti a un collegio di tre giudici del tribunale dell'Aquila. Incurante della decisione degli avvocati, Stati continua a non mangiare e, secondo quanto riferito ai suoi legali, è arrivato a rifiutare persino l'acqua. Le sue condizioni di salute sono precarie. Ha cominciato la sua estrema forma di protesta da una settimana. In questo periodo ha perso sette chili e viene visitato due volte al giorno dai medici del carcere «Le Costarelle».
NUOVI ELEMENTI. I legali stanno valutando altri elementi a disposizione e sulla base di questi intendono formulare la nuova istanza. Nel precedente ricorso era stato chiesto l'annullamento delle misure cautelari per tre dei principali personaggi coinvolti nell'inchiesta della Procura aquilana, affidata alla squadra Mobile di Pescara, su presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione post-sisma. L'istanza al Riesame era stata presentata per l'ex capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Ezio Stati, in carcere all'Aquila, per l'ex deputato di An e Forza Italia Vincenzo Angeloni, detenuto a Roma, e per Marco Buzzelli, compagno dell'ex assessore regionale Daniela Stati che si trova ai domiciliari ad Avezzano. Infatti, il giudice per le indagini preliminari Marco Billi aveva rigettato le richieste di revoca delle misure cautelari. Anche la Procura aveva espresso parere contrario alla mitigazione delle misure cautelari. L'altro indagato, Sabatino Stornelli, l'ingegnere marsicano trapiantato a Roma, già amministratore delegato di Telespazio, attuale amministratore di Selex Service Management spa del gruppo Finmeccanica e già presidente della squadra di calcio di Avezzano, ha l'obbligo di dimora nel Comune di Roma. Selex è il partner industriale di Abruzzo Engineering, di cui ha il 30 per cento delle azioni (il 60 è controllato dalla Regione e il 10 per cento dalla provincia dell'Aquila).
INTERROGATORI. Dopo un ulteriore sequestro di atti ad Avezzano, in alcuni uffici e sedi frequentate dai principali indagati, la Procura dell'Aquila ha messo in calendario una serie di interrogatori. Disposti anche alcuni accertamenti bancari che serviranno a fare luce sui rapporti anche economici tra i principali protagonisti della vicenda. Ci sono, come confermano fonti della Procura, diverse persone ancora da sentire in qualità di persone informate dei fatti, in quanto, nel corso degli interrogatori di garanzia che sono stati lunghi e molto dettagliati, sono state chiamate in causa diverse persone. Finora sono stati ascoltati il gemmologo Luca Mastroianni, l'uomo del diamante (oggetto sequestrato insieme al tv color e all'automobile, i presunti doni scambiati per ricevere favori) che ha chiarito i passaggi della consegna del gioiello agli Stati, e l'uomo di Selex Stefano Carlini. L'occhio della procura si muove a 360 gradi, dal ruolo della controllata di Finmeccanica nell'ambito di Abruzzo Engineering, per valutare se dietro all'acquisizione di lavori vi siano o meno delle irregolarità o delle «spinte» indebite, fino ai passaggi legati alla società di calcio. Inoltre, si sta facendo luce sulle pressioni portate a livello governativo per perorare la causa di Abruzzo Engineering.
CHIODI: IO SERENO. «Sono e resto sereno»: così il presidente della Regione Abruzzo e commissario del governo per la ricostruzione Gianni Chiodi, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'inchiesta su appalti e favori che ha al centro la famiglia dell'assessore dimissionario Daniela Stati. «Ho massima fiducia nei magistrati, che stanno facendo il loro lavoro», ha detto Chiodi. «Da parte mia posso solo dire che, evidentemente, non è bastato lavorare con impegno e serietà per evitare di finire nel tritacarne mediatico. I fatti parlano per me e la mia giunta. Per quanto mi riguarda, non avevo e non ho nulla da chiarire, e d'altronde il procuratore dell'Aquila Rossini ha più volte ribadito che non sono indagato e che non c'è nulla che riguardi il presidente della Regione Abruzzo, per cui continuo a lavorare con il solito impegno per la mia terra». Sull'operato dell'ex assessore alla Protezione civile, ai rifiuti e all'ambiente, Chiodi ha poi aggiunto: «L'assessorato alla Protezione civile ha dovuto affrontare, nell'ultimo anno e mezzo, il momento più drammatico per la nostra regione. Ritengo che la struttura abruzzese della Protezione civile abbia svolto bene il suo lavoro da un punto di vista amministrativo. La prima fase dell'emergenza è stata gestita nel migliore dei modi e le dichiarazioni bipartisan, arrivate all'indomani del sisma, lo hanno dimostrato».
ABRUZZO ENGINEERING. Intanto i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno promosso per stamani alle 10,30, nella sede regionale dell'Ugl in viale De Gasperi (zona Torrione), un incontro unitario con la stampa per affrontare le principali problematiche legate alla «grave situazione dei dipendenti di Abruzzo Engineering».
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