Sulmona al ballottaggio, si apre la caccia al “bottino” di Di Benedetto

29 Maggio 2013

Il caso dopo lo spoglio. Sulmona Unita: vergognosa indifferenza di Pd e Pdl sulla vicenda. Sul mancato rinvio il deputato Sottanelli accusa il ministro Alfano: l’esito è stato falsato

SULMONA. Tutti aprono le porte a Sulmona Unita. La coalizione che sosteneva la candidatura a sindaco di Fulvio Di Benedetto, morto per un malore il 15 maggio scorso, è arrivata seconda nella competizione elettorale e rappresenterà l'ago della bilancia per il ballottaggio di domenica 9 e lunedì 10 giugno. Un ballottaggio al veleno. Di Benedetto, a causa di una legge che non prevede rinvii in caso di decesso di un candidato in un Comune sopra i 15mila abitanti, ha ottenuto il 21,81% (3.255 voti) e la coalizione il 26,99% (3.835 voti). La coalizione è pronta a un ricorso per fare invalidare le elezioni.

«Ritengo sia emerso un voto di coscienza dell’elettorato» sostiene Andrea Gerosolimo (Scelta Civica), tra i coordinatori delle cinque liste di Sulmona Unita «di fronte a una legge vigliacca, ipocrita e vergognosa. La gente comune, votando Fulvio, ha voluto dare una risposta. Come si può lasciare il nome di un defunto sulla scheda 13 giorni dopo la sua morte? Come può mandare al ballottaggio un uomo che non c'è più, una persona rispettabile e onesta? Anche per questo c'è una dimostrazione del fallimento dei partiti che ha determinato l'exploit delle liste civiche. Sulmona Unita resterà un unico blocco e andremo tutti insieme votando a maggioranza come abbiamo fatto finora».

Al ballottaggio vanno dunque Peppino Ranalli e il terzo classificato, Luigi La Civita. Così il sostegno di Sulmona Unita a uno dei due candidati diventa determinante per la conquista di Palazzo San Francesco. Infatti non appare così granitica neanche la posizione conquistata dal candidato sindaco del centrosinistra, Peppino Ranalli. L’avversario Luigi La Civita (Pdl-Giovani Futuro) ha già annunciato di voler aprire un dialogo con la coalizione esclusa.

«Esprimiamo grande soddisfazione per lo straordinario consenso raggiunto che ci permette di essere la lista più votata in questa città» affermano i rappresentanti di Sulmona Unita «ringraziamo i quasi 1.400 elettori che hanno riposto in noi la loro fiducia e dedichiamo questo grande risultato a Fulvio Di Benedetto che sarebbe certamente stato il miglior sindaco per la nostra città. In nessun Comune al di sopra dei 15.000 abitanti è mai accaduto che una lista civica superasse come numero di preferenze i maggiori schieramenti politici nazionali. Il dato elettorale ha messo in luce il fallimento di Pd e Pdl che si sono contraddistinti esclusivamente per la litigiosità e la vergognosa indifferenza in relazione a quanto accaduto in questa assurda e surreale campagna elettorale. La politica ha perso l'ennesima occasione per dare degli esempi di moralità, di pulizia e di correttezza. Noi, nel nostro piccolo, continueremo a lavorare con umiltà e dedizione per l'interesse della nostra Sulmona, sempre al centro del nostro cuore».

E le polemiche sul mancato rinvio delle elezioni non si placano. Il segretario regionale del Psi, Massimo Carugno, sottolinea «la mediocrità del legislatore che non prevede alcun correttivo a eventi eccezionali e straordinari come quello accaduto a Sulmona. Il risultato di tale bestialità normativa è che il 26% degli elettori sulmonesi, nonostante le grosse prospettive di vittoria, è stato indebitamente escluso dalla dialettica politica».

Sulla vicenda interviene anche l'onorevole Giulio Sottanelli (Scelta Civica) che già nei giorni scorsi, con un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano, aveva chiesto il rinvio delle elezioni. «Al ballottaggio» interviene il parlamentare «è approdato il candidato della coalizione di centrodestra, mentre la coalizione Sulmona Unita rimarrà fuori. Dunque, il candidato del Pdl, guarda caso, è stato così favorito. Adesso, il vuoto normativo è sotto gli occhi di tutti. Il risultato elettorale è del tutto falsato e non rispetta la volontà popolare».

Chiara Buccini

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