Sulmona, apparentamento tra Fi e Di Masci al ballottaggio

Frattura all'interno di Forza Italia in Abruzzo: Pelino e Pagano che benedicono l'intesa; no di Gatti, Sospiri e Febbo

SULMONA. Forza Italia si allea con la coalizione del candidato sindaco Bruno Di Masci (27,29%) che nel ballottaggio del 19 giugno sfiderà Annamaria Casini (47,73%), candidata sindaco per la coalizione «Noi per Sulmona». Nell'ufficio elettorale del Comune di Sulmona è stato firmato il documento ufficiale che sancisce l'intesa tra Fi e la coalizione del candidato sindaco Bruno Di Masci.

Alla base, la convergenza delle otto liste civiche che sostengono Di Masci su obiettivi comuni proposti anche nel programma di mandato di Elisabetta Bianchi (5,18%), candidato sindaco di Forza Italia al primo turno. In particolare sulle battaglie contro la spoliazione di strutture e servizi, tra cui tribunale e ospedale;garantita, inoltre, massima attenzione sul progetto Snam, sugli edifici scolastici e sulla necessità di garantire adeguati collegamenti viari (soprattutto riguardo al progetto autostradale proposto da Toto) e ferroviari a Sulmona e all'intero territorio. Infine, è stato sancito l'impegno per garantire al capoluogo pelino il riconoscimento di Polo di attrazione.

L'accordo sulmonese ha però creato una frattura a livello regionale del partito di Berlusconi. Da una parte la senatrice Paola Pelino e il coordinatore regionale Nazario Pagano che benedicono l'intesa dall'altra i consiglieri regionali Gatti, Sospiri e Febbo che la osteggiano. «Di tutto avevamo bisogno, tranne che delle inopportune intromissioni dei consiglieri regionali Gatti, Febbo e Sospiri, che forse hanno portato allo scoperto un disegno che va al di là dell'interesse per le elezioni comunali di Sulmona e guarda invece a improbabili scenari nel partito e per prossime tornate elettorali» evidenzia Paola Pelino che invita Gatti, Febbo e Sospiri a pensare ai loro territori.

La senatrice di Fi si dice stupita per la rivendicazione «ad agire per il bene di Forza Italia» di Gatti, «che - sottolinea Pelino - a Sulmona ha lavorato da mesi alla costruzione della lista di Fratelli d'Italia, nella coalizione del suo pupillo Gerosolimo, contro il partito del quale fa parte». «Prendiamo atto che esiste la repubblica autonoma di Sulmona, sulla quale non avrebbero diritto di esprimersi i rappresentanti eletti in consiglio regionale ma solo quelli nominati in parlamento» è la risposta del consigliere Gatti.