Sulmona, gli studenti e il ballottaggio: "Dal nuovo sindaco vogliamo etica e moralità"

Confronto serrato tra Ranalli e La Civita davanti a centinaia di giovani. Ecco cosa si aspettano gli studenti delle superiori da chi vincerà le elezioni
SULMONA. Rilancio economico e culturale, politiche giovanili e moralità della politica. I due aspiranti sindaci, Luigi La Civita (Pdl-Giovani Futuro) e Peppino Ranalli (centrosinistra) hanno risposto alle domande degli studenti di Liceo Scientifico, Istituto tecnico commerciale e per geometri e Itis di Pratola Peligna. Un incontro organizzato dal dirigente scolastico Massimo Di Paolo e dal quotidiano il Centro, moderatori del dibattito il direttore Mauro Tedeschini e il responsabile della redazione di Avezzano e Sulmona, Domenico Ranieri. Tedeschini ha voluto aprire l'incontro rivolgendo un pensiero all'ingegner Fulvio Di Benedetto, candidato sindaco di Sulmona Unita, stroncato da un infarto lo scorso 15 maggio. Superata la timidezza iniziale, gli studenti hanno partecipato al forum non solo con domande ma anche con testimonianze e suggerimenti. E non è mancato qualche riferimento alle vicende giudiziarie del presidente Silvio Berlusconi (Pdl), sebbene il Cavaliere non sia mai stato nominato. A rompere il ghiaccio è stata Fabiana Zaccardelli che ha chiesto al candidato La Civita se rappresentare il Pdl l'avesse danneggiato, considerata la presenza, a livello nazionale, di alcuni «personaggi discutibili». «In ogni partito», ha risposto il candidato del Pdl , «ci sono aspetti positivi e negativi. Per quanto mi riguarda il simbolo del Pdl non mi ha dato alcun problema, anzi. Avevo circa 24 anni quando ho partecipato attivamente alla fondazione dei Club di Forza Italia sul territorio e nel 1994 sono stato coordinatore regionale dei giovani». Cristina Ciavarro ha fatto riferimento ai lavori pubblici contestati nei mesi scorsi, in particolare quelli svolti in piazza Don Minzoni e nella piazzetta antistante la chiesa di San Rocco. «Se diventerà sindaco», ha chiesto a Ranalli, «pensa di intervenire nuovamente?». «Si tratta di lavori svolti da pochi mesi», la risposta, «e anche se non sono in linea con il resto della città, non intendo modificarli. In futuro servirà più attenzione». Lo studente Andrea Ramunno ha sollecitato i due candidati ad assumere impegni precisi sul ruolo di Sulmona nell'ambito della candidatura dell'Aquila a Città europea della cultura 2019. «Certo che vogliamo condividere questa iniziativa», ha risposto La Civita, «ma è anche vero che le attività vanno programmate negli anni senza rincorrere i progetti». Sulla stessa lunghezza d'onda Ranalli. «Al riguardo», ha rimarcato, «ho assunto un impegno con il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, affinché Sulmona sia coinvolta in questo progetto».
Sara Pallotta ha incalzato sulla necessità di valorizzare le iniziative culturali, tra cui la Giostra Cavalleresca. Risposta bipartisan per i due candidati che hanno riproposto il progetto, nell'aria da anni, di trasformare l'associazione Giostra Cavalleresca in fondazione e poi dare il via all'ente manifestazioni. Necessità di luoghi di ritrovo e possibilità di frequentare strutture sportive per vivere lo sport come momento di crescita e aggregazione. Lo studente Nicola De Deo ha sollevato il problema degli impianti sportivi che, sia La Civita sia Ranalli intendono rendere più fruibili ai giovani, anche ai disabili. E Federico Giampietro ha aperto l'argomento chiedendo quali iniziative il Comune intraprenderà per favorire l'inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. «Sono in contatto con l'Aias», ha sostenuto il candidato di centrodestra, «che si occupa da sempre della disabilità, un rapporto che sarà forte anche per sostenere l'ingresso dei diversamente abili nel mondo del lavoro».
«In materia di lavori pubblici e accessibilità», ha affermato Ranalli, «riserveremo ai disabili un'attenzione particolare». Giacomo De Fanis ha sollevato nuovamente la questione del metanodotto e centrale Snam "croce e delizia" della precedente amministrazione che, comunque, si è espressa in maniera contraria. Il parere negativo sulle due opere impattanti accomuna anche Ranalli e La Civita. «E quale ruolo avrà Sulmona sul territorio nell'ottica di un'unione dei Comuni?», ha chiesto Francesca Biancone. Condivisione politica e collaborazione con i paesi limitrofi la risposta di entrambi i candidati che puntano a coinvolgere il territorio per rilanciare Sulmona sul fronte turistico, culturale e economico. Lapidario l'intervento di Gino Silvano. «Ai giovani si dice sempre che dovranno cambiare il mondo, ma perché non cominciate voi a farlo?». «Certo», ha ribattuto La Civita, «saremo uniti in consiglio comunale per fare progetti ed evitare che i giovani vadano via». «Con le mie liste», ha concluso Ranalli, «permetterò l'ingresso, in consiglio comunale di giovani sotto i 30 anni, credo di aver cominciato a cambiare qualcosa». Ignazio Presutti ha rispolverato la "querelle" della movida. L'ex sindaco Fabio Federico, infatti, aveva imposto la chiusura dei locali all'una di notte. «Come intendete regolarvi?», ha chiesto. «Non si tratta di limitare l'orario di apertura dei locali», ha precisato Ranalli, «ma di evitare atti di vandalismo». «I provvedimenti possono essere modificati», ha aggiunto La Civita, «l'importante è avere rispetto». Domande incisive anche da parte di Paolo Iannamorelli,Mario Puglielli, Danilo Di Marcantonio, Sandra Presutti, Francesco Incani e Antonio De Capite.
La mattinata si è conclusa con l'alzabandiera e l'inno nazionale, eseguito dalla banda del liceo scientifico Fermi, sotto un cielo terso e un caldo sole di giugno, preludio di ballottaggio per i candidati e di vacanze per gli studenti.
Chiara Buccini
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