Sulmona, picchiati a sangue sul corso: scattano due arresti

L’episodio di violenza è avvenuto 10 giorni fa, agli aggressori i domiciliari. Nei guai due rom, il ragazzo ferito rischia la funzionalità di un occhio

SULMONA. Dopo aver picchiato selvaggiamente un giovane di Sulmona si erano rifugiati dai parenti a Torre de’ Passeri, con la speranza di farla franca. Una latitanza che è finita ieri mattina quando i carabinieri hanno bussato alla porta, con in mano l’ordinanza di custodia cautelare. È così che, due fratelli di etnia rom, entrambi di Sulmona, Guerino Di Rocco di 28 anni e Vittorio Di Rocco (20) sono finiti in manette con l’accusa di lesioni. Il magistrato inquirente però, gli ha risparmiato il carcere disponendo gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida nei prossimi giorni nel tribunale di Sulmona, davanti al giudice per le indagini preliminari.

La brutale aggressione, apparentemente senza alcun motivo, c’era stata la sera del 14 settembre quando due giovani sulmonesi, passeggiando per il corso cittadino, hanno incrociato gli sguardi dei due rom. «Io sono il lupo e tu l’agnello», avrebbe detto uno dei fratelli con il chiaro intento di provocare la reazione di chi gli era davanti. Reazione che, molto saggiamente non c’è stata, tanto che i due 20enni dimostrando una maturità maggiore della loro età, non hanno abboccato alla provocazione. Hanno proseguito per la loro strada pensando che in quel modo la storia sarebbe morta lì.

Ma non avevano fatto i conti con l’indole violenta dei due rom, i quali dopo averli seguiti, li hanno aggrediti alle spalle e mentre uno teneva a bada il primo, l’altro ha cominciato a scagliare calci e pugni fino a farlo cadere a terra privo di sensi. Anche in questo frangente il rom avrebbe continuato a infierire sul corpo indifeso del malcapitato tanto che l’amico, preoccupato per la sua salute, si è messo a urlare chiedendo aiuto mentre i due rom facevano perdere le proprie tracce. Trasportato in ospedale al giovane ferito è stata riscontrata una grave frattura all’orbita dell’occhio destro.

Occhio del quale il ragazzo, rischia di perdere la funzionalità. Una vicenda che, oltre a provocare lo sdegno e il risentimento delle famiglie dei ragazzi, ha scosso fortemente il resto della città che chiede una dura punizione nei confronti dei responsabili.

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