Sulmona, rogo sul Morrone, minacciate le case di Marane

Il vento spinge l'incendio a valle, valutata l'ipotesi dell'evacuazione. Il Comune: "Grande spiegamento di forze per tenere sotto controllo le fiamme"

SULMONA. Dal primo pomeriggio di ieri le forti folate di vento hanno spostato il fronte del fuoco che da giorni sta flagellando il Monte Morrone, verso valle fino a lambire, in serata, le prime case che sono arroccate sulle pendici della montagna sacra a Celestino V. Situazione che ha indotto tutte le squadre dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile che stanno lavorando senza sosta da ieri mattina, a spostarsi dalle postazioni di Passo San Leonardo a protezione delle abitazioni. In azione anche due Canadair che hanno fatto la spola tra il lago di Bomba e la Valle Peligna cercando di fermare il fronte del fuoco che avanza pericolosamente verso le frazioni delle Marane e di Fonte d’Amore. La speranza di tutti, soprattutto dei residenti delle frazioni, è che il vento si abbassi in modo che le squadre dei vigili possano lavorare con più efficienza e meno pericolo. Si valuta l’ipotesi dell’evacuazione.
«Resta alta l’attenzione da parte del Comune. È un momento di emergenza, ma si sta lavorando per tenere la situazione sotto controllo. Si stanno attivando 16 unità di vigili del fuoco, tra cui anche gli uomini di Popoli. Tre le squadre di Protezione civile di Sulmona e di Pettorano sul Gizio. Abbiamo allertato la Protezione civile regionale e il presidente della Regione». È quanto afferma il vicesindaco del Comune di Sulmona Mariella Iommi sul posto da subito monitorando la situazione. Durante le operazioni, il Dos (Direttore operazioni di spegnimento) ha coordinato gli interventi continui di due Canadair e degli uomini a terra fino al tramonto. «Prezioso», aggiunge, «anche l’ausilio dei volontari delle frazioni stesse che hanno messo a disposizione i propri trattori per tracciare solchi nelle campagne al fine di evitare che il fuoco possa avanzare. È stata rinviata a data da destinarsi la Sagra della zampanella prevista alle Marane».
«Chiediamo alla popolazione massima prudenza e collaborazione nel lasciare libere le vie e le strade di accesso per consentire il transito ai mezzi di soccorso sul posto», conclude il vicesindaco Iommi. «È una grande ferita per la nostra città», afferma il sindaco Annamaria Casini, «sono in continuo contatto in queste ore con gli uomini della Protezione civile comunale, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine».
©RIPRODUZIONE RISERVATA