Confartigianato

Taffo: il settore dell’artigianato alimentare è in forte crisi

L’AQUILA. «Chiediamo alla Regione di sostenere l’internazionalizzazione e la legge sull’artigianato con il bilancio di prossima approvazione». Ad affermarlo è Angelo Taffo, presidente regionale di...

L’AQUILA. «Chiediamo alla Regione di sostenere l’internazionalizzazione e la legge sull’artigianato con il bilancio di prossima approvazione». Ad affermarlo è Angelo Taffo, presidente regionale di Confartigianato, che aggiunge: «La crisi, sempre più profonda e trasversale, colpisce anche il settore dell’artigianato alimentare, che finora aveva saputo tenere testa al segno meno». I dati sull’artigianato alimentare abruzzese elaborati dal Centro studi di Confartigianato non lasciano spazio a dubbi e registrano un calo di produzione, fatturato e ordinativi di un punto percentuale mentre per il fatturato estero si registra una crescita dell’1,73%. «A livello provinciale la migliore è Chieti seguita da Teramo, Pescara e L’Aquila. L’Abruzzo», spiega Taffo, «ha registrato rispetto allo scorso anno un calo che, tradotto in numeri, significa perdita di migliaia di euro di fatturato per gli artigiani, in controtendenza alla media nazionale che ha guadagnato un +0,4%». Tre delle 4 province abruzzesi hanno evidenziato un preoccupante segno meno nel settore dell’artigianato alimentare (L’Aquila -1,2%, Teramo -3,5% e Pescara -0,2%), mentre Chieti è l’unica provincia a seguire il trend nazionale con un timido +0,9%. Gli unici comparti a non aver subìto il contraccolpo della crisi sono le pasticcerie, i panifici e le gelaterie dove l’Abruzzo segna un aumento tendenziale sopra la media (+1,3%), il settore della lavorazione, conservazione e produzione di prodotti a base di carne (+2,9%), i vini, le distillerie, le birre (+3,7%): tutti gli altri hanno registrato flessioni importanti. «Solo le imprese esportatrici del settore alimentare», conclude Taffo, «riescono a limitare i danni».

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