Tasse, sì alla proroga ma per pochi

Rinvio al 15 dicembre per gli autonomi che fatturano sotto 200mila euro
L'AQUILA. La nuova proroga c'è, ma riguarda solo i lavoratori autonomi con un volume d'affari non superiore ai 200 mila euro. Solo per loro il governo ha previsto il rinvio, fino al 15 dicembre, della sospensione del pagamento delle tasse.
Un provvedimento inadeguato per il sindaco Massimo Cialente, così come per il presidente della Regione, nonchè commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, che oggi sarà a Roma, dove incontrerà esponenti del governo, «per sostenere le ragioni dell'Aquila e dei comuni del cratere».
E negativo è il giudizio del parlamentare del Pd, Giovanni Lolli, che oggi parteciperà - così come Cialente - all'assemblea cittadina, che si terrà alle 17.30 in piazza Duomo. Un primo «assaggio» di quella mobilitazione che vivrà il suo momento clou il 19 giugno a Roma, davanti a Montecitorio.
«È una situazione insostenibile» ha commentato in serata il sindaco e vice commissario per la ricostruzione, Cialente, «perché questo territorio non è ancora in condizione di poter pagare tasse e tributi. Stando alle notizie ancora ufficiose che arrivano sulla manovra, la proroga al 15 dicembre della sospensione del pagamento delle tasse scatterà solo per i titolari di redditi di impresa e di lavoro autonomo con un volume d'affari non superiore a 200 mila euro. Si parla di volume d'affari e non di imponibile, cosicché questo rinvio non risolve nulla. Inoltre, la proroga andava prevista, se non per tutti, almeno per coloro che hanno redditi bassi. Ma la battaglia vera riguarda la restituzione delle tasse e dei tributi non versati dal sei aprile del 2009 ad oggi».
La manovra, stando ad alcune agenzie di stampa, dovrebbe prevedere anche la restituzione di tali somme a partire dal primo gennaio 2011, al 100% e in 60 rate. «Questo territorio non potrà sopportare una cosa così pesante» ha aggiunto Cialente. «Purtroppo questo non è un gioco. Abbiamo migliaia di persone senza lavoro, un mercato immobiliare impazzito per effetto della carenza di alloggi per gli sfollati e un gran numero di persone alle prese con protesti e fallimenti. Qui c'è bisogno di sostegni veri e degli stessi benefici, sul fronte della tasse, a suo tempo riservati a Umbria e Marche».
Il Pd, per bocca di Giovanni Lolli e Stefania Pezzopane, ha intanto annunciato l'adesione alla giornata di protesta a Roma che dovrebbe vedere insieme sindacati, associazioni di categoria e comitati. Lolli ha poi ricordato alle forze politiche di centrodestra, che «anche per l'alluvione di Alessandria, avvenuta anni fa, c'è stata una transazione per la restituzione del 10% delle tasse sospese. Non chiediamo questo, ma rivendichiamo lo stesso trattamento riservato ad altre realtà».
Intanto, sarebbe stata autorizzata la spesa di 10 milioni di euro, quale contributo al Comune dell'Aquila per far fronte al disavanzo pregresso sul bilancio 2009 in relazione alle minori entrate avute nello stesso anno a causa del terremoto.
Un provvedimento inadeguato per il sindaco Massimo Cialente, così come per il presidente della Regione, nonchè commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, che oggi sarà a Roma, dove incontrerà esponenti del governo, «per sostenere le ragioni dell'Aquila e dei comuni del cratere».
E negativo è il giudizio del parlamentare del Pd, Giovanni Lolli, che oggi parteciperà - così come Cialente - all'assemblea cittadina, che si terrà alle 17.30 in piazza Duomo. Un primo «assaggio» di quella mobilitazione che vivrà il suo momento clou il 19 giugno a Roma, davanti a Montecitorio.
«È una situazione insostenibile» ha commentato in serata il sindaco e vice commissario per la ricostruzione, Cialente, «perché questo territorio non è ancora in condizione di poter pagare tasse e tributi. Stando alle notizie ancora ufficiose che arrivano sulla manovra, la proroga al 15 dicembre della sospensione del pagamento delle tasse scatterà solo per i titolari di redditi di impresa e di lavoro autonomo con un volume d'affari non superiore a 200 mila euro. Si parla di volume d'affari e non di imponibile, cosicché questo rinvio non risolve nulla. Inoltre, la proroga andava prevista, se non per tutti, almeno per coloro che hanno redditi bassi. Ma la battaglia vera riguarda la restituzione delle tasse e dei tributi non versati dal sei aprile del 2009 ad oggi».
La manovra, stando ad alcune agenzie di stampa, dovrebbe prevedere anche la restituzione di tali somme a partire dal primo gennaio 2011, al 100% e in 60 rate. «Questo territorio non potrà sopportare una cosa così pesante» ha aggiunto Cialente. «Purtroppo questo non è un gioco. Abbiamo migliaia di persone senza lavoro, un mercato immobiliare impazzito per effetto della carenza di alloggi per gli sfollati e un gran numero di persone alle prese con protesti e fallimenti. Qui c'è bisogno di sostegni veri e degli stessi benefici, sul fronte della tasse, a suo tempo riservati a Umbria e Marche».
Il Pd, per bocca di Giovanni Lolli e Stefania Pezzopane, ha intanto annunciato l'adesione alla giornata di protesta a Roma che dovrebbe vedere insieme sindacati, associazioni di categoria e comitati. Lolli ha poi ricordato alle forze politiche di centrodestra, che «anche per l'alluvione di Alessandria, avvenuta anni fa, c'è stata una transazione per la restituzione del 10% delle tasse sospese. Non chiediamo questo, ma rivendichiamo lo stesso trattamento riservato ad altre realtà».
Intanto, sarebbe stata autorizzata la spesa di 10 milioni di euro, quale contributo al Comune dell'Aquila per far fronte al disavanzo pregresso sul bilancio 2009 in relazione alle minori entrate avute nello stesso anno a causa del terremoto.
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