Terremotato vince mezzo milione

Ha scommesso solo 5 euro al Gratta e vinci: riparerò la mia casa

L’AQUILA. Per una volta la fortuna è stata meno cieca del solito e si è fermata nella città terremotata: la «dea bendata», infatti, ha voluto dare una mano, e anche consistente, a uno sfollato il quale, giocando al «Gratta e Vinci» da un giorno all’altro, si è ritrovato in tasca ben cinquecentomila euro.
Un distinto signore aquilano, di circa 50 anni, si è presentato nel tardo pomeriggio di lunedì scorso alla ricevitoria di Gianfranco Battistelli a Pile, chiedendo un biglietto del «Miliardario» e scommettendo cinque euro. Una volta capito di avere vinto l’uomo, cliente non occasionale ma neanche troppo assiduo, ha saputo contenere bene lo stato di eccitazione.

«Mi sa che ho vinto cinquecentomila euro» si è rivolto al figlio del titolare, calciatore dell’Aquila, che era al banco.
«Davvero?» ha replicato il giovane, «fammi dare uno sguardo». E, in effetti era proprio così. A quel punto il vincitore, restando impassibile o quasi, ha chiesto come dovesse fare per incassare la somma. «Gli abbiamo detto», ha aggiunto Battistelli, «di rivolgersi a una determinata banca che si occupa dell’accreditamento». Prima di uscire il vincitore, ha perso per un istante la sua riservatezza, e rivolgendosi a un uomo che era vicino a lui gli ha detto: «Meno male, almeno ci posso fare dei lavori a casa». Poi, senza particolare fretta, se ne è andato. «Una buona notizia per la città», ha commentato Battistelli, «non credo che quella persona si trovi in cattive condizioni economiche come altri ma almeno tutti questi soldi restano qui».

E’ la prima volta che, dopo il terremoto, nel comune capoluogo si registra una vincita che, se non cambia la vita, almeno la migliora e di tanto.
La precedente consistente vincita a Battistelli risale a due anni fa, per l’esattezza era il 15 giugno 2007, e fu provvidenziale anche più di questa. Tra i due eventi è possibile fare un parallelismo che li accomuna: se l’altro giorno la vincita è andata a persona che comunque ha avuto i suoi problemi in seguito al sisma, anche due anni fa la somma, un intero milione di euro, fu ad appannaggio di un operaio del polo elettronico, che poche settimane prima era stato messo in cassa integrazione e aveva davanti lo spettro del licenziamento.

«Ma», commenta Battistelli, «se l’altro giorno il vincitore ha mantenuto il sangue freddo, due anni fa il possessore del tagliando fortunato non resse all’emozione forse per le sue difficili prospettive di vita: quando comprese di avere vinto sbiancò e barcollò per qualche istante. Poi si riprese e se ne andò in tutta fretta invitandomi a non dire nulla della sua vincita prima che lui si fosse allontanato».

Quanto a vincite di rilievo, dopo il sisma, ve ne è stata un’altra anche più consistente, ma a Navelli. Infatti, sempre al Gratta e Vinci, un milione di euro è stato vinto il 12 agosto un milione nella ricevitoria all’interno del bar ristorante Crocus.

All’Aquila, le scommesse dopo il sisma sono lievitate. «Nella nostra ricevitoria», dice Battistelli che gestisce forse uno dei punti scommesse più grandi dell’Aquilano, «sono aumentate le giocate anche perchè molti hanno chiuso e da noi è arrivata tanta gente da fuori come i vigili del fuoco. Ma sicuramente anche molti terremotati hanno provato a invertire il destino».
Molte, infine, sono state le giocate nei paesi con qualche vincita contenuta ad eccezione del succitato caso di Navelli.