Terremoto, Bertolaso: "Le accuse saranno demolite" Berlusconi: "Nessuna cricca, all'Aquila gente seria"

Il capo della Protezione civile sul mancato allarme sisma: "Le accuse saranno smentite in tempi rapidi". Il premier: "Negli appalti nulla di male, nessuna cricca all'Aquila". E Chiodi va da Tremonti

L'AQUILA. «All'Aquila nessuna cricca sugli appalti», dichiara Berlusconi. Le accuse sul mancato allarme terremoto «saranno tranquillamente smentite e demolite in tempi molto rapidi», sottolinea Bertolaso. Il giorno dopo le frasi choc di Berlusconi sull'Aquila, continua la polemica sulla ricostruzione e sulle inchieste legate al sisma. E intanto il presidente Chiodi si prepara a battere cassa: domani l'incontro con Tremonti per chiedere fondi per il sisma.

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Le certezze di Bertolaso. Il capo della Protezione civile ha una certezza: le accuse rivolte dalla Procura dell'Aquila nei confronti dei membri della commissione Grandi rischi che sei giorni prima del terremoto non hanno allertato la popolazione «saranno tranquillamente smentite e demolite in tempi molto rapidi». Guido Bertolaso sottolinea anche che si sta «cercando di infangare la Protezione Civile» e replica alle parole del premier, che ieri ha annunciato che la Protezione Civile non tornerà all'Aquila fino a quando non saranno cancellate le accuse. «Io continuerò ad andare all'Aquila, dove nessuno mi vuole menare», spiega Bertolaso, «Berlusconi, come tutti i buoni padri di famiglia, è preoccupato che ci possano essere delle reazioni negative di fronte a queste accuse che non rispondono al vero. D'altronde anche lui, mesi fa, ha subito conseguenze di un clima, diciamo, non sereno». Ma nonostante ciò, prosegue Bertolaso, se ci sarà da andare in Abruzzo lui e la Protezione Civile lo faranno, come accaduto ieri. «Sono stato salutato e applaudito», conclude, «e dunque mi pare che non ci sia tutta questa animosità nei miei confronti».

Le rassicurazioni di Berlusconi. Anche Silvio Berlusconi è ritornato sulla questione terremoto, affrontando il tema della ricostruzione. «Abbiamo risposto bene dopo il terremoto. Mi spiace si getti fango sulla Protezione civile. Io non ho partecipato ad alcun appalto ma ho visto lavorare e in 390 appalti non c'è stata alcuna cricca, niente di meno che positivo», ha affermato intervenendo all'Assemblea di Confartigianato. «D'altro canto da parte degli imprenditori che hanno perso le gare non c'è stata alcuna protesta. Abbiamo fiducia è gente seria».

Chiodi da Tremonti. Intanto il Commissario delegato per la ricostruzione, il presidente della Regione Gianni Chiodi, presenterà domani al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, le richieste economiche avanzate dalla popolazione abruzzese colpita dal sisma del 6 aprile 2009. Una nota informa che il Commissario chiederà al Governo di rifinanziare l'articolo 7 dell'ordinanza relativa al Fondo Emergenza in Abruzzo, nonché di accelerare l'erogazione dei trasferimenti dei fondi già impegnati con le delibere Cipe 35 e 89 del 2009 pari a circa 800 milioni, necessari per la ricostruzione e la ripresa economica dei territori danneggiati dal sisma. Infine, Chiodi proporrà l'allargamento del beneficio della sospensione fiscale, oggi prorogato al 15 dicembre limitatamente ai lavoratori autonomi e alle piccole imprese con fatturato annuo inferiore a 200mila euro.