Torna libero Mancini, vicepresidente dell’Aquila calcio
Il noto imprenditore aquilano Massimo Mancini, vicepresidente dell’Aquila calcio, torna in libertà: il tribunale del Riesame di Roma ha annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari nell’amb...
Il noto imprenditore aquilano Massimo Mancini, vicepresidente dell’Aquila calcio, torna in libertà: il tribunale del Riesame di Roma ha annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta relativa all’incasso di rimborsi da parte di una società consortile a responsabilità limitata (Scarl) di imprese, costituita nel 2004, per l’appalto sull’ampliamento della Galleria nazionale d’arte moderna (Gnam), vinto ma mai realizzato. Per i giudici non esistono i presupposti per la restrizione della libertà di Mancini che si è sempre professato innocente. L’imprenditore è accusato unitamente agli imprenditori Maurizio Bandettini e Dante Gondola, anche loro finiti ai domiciliari, di concorso in bancarotta fraudolenta. Secondo l’accusa, i rimborsi per le spese sostenute, circa 2 milioni, assegnate dal tribunale sarebbero avvenuti sebbene una delle ditte associate fosse fallita con i tre titolari delle società coinvolti nell’inchiesta, che non comunicarono che la Bandettini costruzioni srl era fallita a febbraio del 2012. I legali, gli avvocati Tiberio Gulluni e Luca Marafioti, esprimono soddisfazione per il provvedimento del Riesame «che ha annullato l’ordinanza cautelare escludendo l’esistenza di ogni esigenza cautelare e ogni “periculum libertatis”, una decisione basata anche su una ritenuta minore gravità sostanziale dell’ipotesi accusatoria. Il processo si incaricherà di far emergere la verità».