Il Comune di Carsoli

CARSOLI

Truffa e falso, comandante dei vigili sospeso dal servizio

Le accuse: timbrava il cartellino e si assentava a bordo dei mezzi del Comune per esigenze private. Sequestrati anche 2mila euro, indagato un altro appartenente alla polizia locale

TAGLIACOZZO. Truffa, peculato e falsità ideologica: sono i reati contestati al comandante della polizia locale di Carsoli, Stefano Zazza, a causa dei quali questa mattina è stato sospeso dal servizio. La misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo su delega della Procura di Avezzano. Il provvedimento di sospensione è valido per otto mesi. Al comandante Zazza sono stati inoltre sequestrati circa 2mila euro corrispondenti all’ammontare del presunto danno arrecato all’ente pubblico. Nello stesso procedimento è indagato un altro appartenente alla polizia locale, che avrebbe concorso nella commissione di alcuni reati. In un primo momento il Comune di riferimento non è stato reso noto, ma la notizia ha trovato riscontro direttamente a Carsoli dove il provvedimento era ormai sulla bocca di tutti.

Il comandante è in sostanza accusato di aver truffato il Comune per cui lavora nel momento in cui si sarebbe più volte assentato dal servizio, pur avendo vidimato il cartellino elettroncio sulle presenze. Assenze ingiustificate e attestazioni false. L'accusa di peculato riguarda l’utilizzo di autoveicoli di proprietà del Comune ai quali il comandante avrebbe fatto ricorso per soddisfare esigenze private.

Come si legge in una nota, le indagini, avviate la scorsa estate e condotte dal Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Tagliacozzo, hanno dapprima tenuto conto di alcune segnalazioni sulle ingiustificate assenze del pubblico ufficiale durante gli orari di servizio e con l’utilizzo di mezzi dell’amministrazione. Le attività di polizia giudiziaria sono state poi condotte dai carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Avezzano.

Il comandante Zazza è stato pedinato per diversi mesi . Alcuni giorni è stato anhe interrogato dal giudice delle indagini preliminari (Gip) che ha poi deciso di infliggere la misura della sospensione per 8 mesi.

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