Turista polacco disperso sul Gran Sasso, cellulari ai raggi “X”

27 Novembre 2025

Il numero ottenuto dal noleggiatore del camper è diverso da quello del dispositivo trovato nel mezzo: finanzieri all’opera

L’AQUILA. Sul Gran Sasso il silenzio può inghiottire tutto. Anche le storie degli uomini. Da giorni quel silenzio rotto solo dal vento sferzante custodisce il mistero di K.B., 44 anni, polacco di Danzica in tour per l’Italia (è stato anche sul lago di Garda), con tutta probabilità svanito nel bianco accecante di Campo Imperatore dopo essere sceso dal camper con i suoi due cani. Nessuna traccia, nessuna chiamata, nessun segnale. Solo neve, vento e un mezzo abbandonato al parcheggio che continua a imbiancarsi, come se il tempo stesse provando a cancellare l’ultima impronta rimasta. Da questo vuoto ripartono i soccorritori, spingendosi fin dove il meteo concede, cercando di riordinare i frammenti di una storia che sembra essersi spezzata all’improvviso.

Le ricerche sono ripartite ieri mattina, in condizioni ancora una volta proibitive. Soccorritori e forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo, scomparso dal 19 novembre dopo aver lasciato il camper noleggiato e parcheggiato a Campo Imperatore. Le telecamere lo hanno ripreso mentre si allontanava a piedi con i suoi due cani, senza un’attrezzatura tecnica adeguata, dirigendosi verso l’area del Monte Aquila e del Corno Grande. Il maltempo, con vento forte e visibilità ridotta, ha limitato le operazioni.

Il Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e il Soccorso alpino della guardia di finanza hanno battuto i percorsi in quota, i vigili del fuoco hanno messo a disposizione l’elicottero, un mezzo cingolato e l’Ucl, l’Unità di comando locale. Altri tre specialisti delle fiamme gialle hanno analizzato a distanza i dispositivi elettronici rinvenuti. Il cellulare trovato nel camper, infatti, non corrisponde al numero fornito all’autonoleggio polacco: è possibile che l’uomo avesse con sé un secondo telefono, ora spento o irraggiungibile.

Da quel numero, ottenuto ieri dopo vari tentativi, si spera di ricavare indizi utili a definire un itinerario. Parallelamente, i carabinieri stanno tentando di contattare i familiari tramite ambasciata e consolato, per verificare l’eventuale denuncia di scomparsa.

La vicenda era emersa nei giorni scorsi, quando un camper con targa straniera, fermo da troppo tempo nel piazzale di Campo Imperatore, aveva insospettito turisti e operatori.

Da allora la macchina dei soccorsi non si è fermata.

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