Un altro cerbiatto nasce nel Parco nazionale

Scanno, il bambi ha 4-5 giorni di vita ed è stato trovato da un gruppo di turisti a passeggio sulle rive del lago

SCANNO. La vita dell'uomo si mescola sempre più con quella degli animali del Parco nazionale d'Abruzzo. Un nuovo bambi è nato a un passo da Scanno. A sorprenderlo, ieri, sulle rive del lago, i turisti. Nato da 4-5 giorni, il cucciolo era solo e spaurito: non hanno tardato molto i veterinari a capire che aveva una zampa rotta. Risale a pochi giorni fa, invece, il ritrovamento di un cerbiatto a Villetta Barrea.

Il cucciolo era sul ciglio della strada che dal centro abitato conduce al lago, nascosto sotto alcuni cespugli.

Le mamme cervo scelgono rifugi sempre più spesso vicini ai paesi. Non si lasciano più spaventare dalle luci, dai rumori, dalle auto. Il nuovo Bambi è una buona notizia per il Parco, che si popola di nuovi esemplari; ma meno per gli animali, esposti ai pericoli tipici della vicinanza ai centri abitati. Il cerbiatto spuntato ieri fra l'erba del lago era infatti ferito a una zampa, forse rotta dall'urto con un'auto. Ma potrebbe anche essere caduto da un dirupo vicino al lago. Subito soccorso, il cerbiatto è stato rifocillato e curato da un veterinario. Per i turisti che lo hanno trovato è stata comunque una bella sopresa. Sono stati loro a chiamare il Corpo forestale dello Stato. Tutto il paese si è mobilitato per proteggere il cerbiatto, tremolante di fronte a tanta curiosità. Sul posto sono giunti immediatamente anche i carabinieri, soprattutto per evitare che le auto si avvicinassero al cerbiatto.

«È possibile che proprio qualche auto in corsa abbia investito il cucciolo», hanno commentato gli uomini della Forestale, preoccupati perché il cerbiatto era denutrito e tremolante. «Ma non si può escludere che sia caduto da qualche dirupo della zona mentre era in compagnia della madre e si sia poi rifugiato in questo angolo», hanno aggiunto. Prima di procedere al recupero del cerbiatto, gli uomini della Forestale hanno atteso l'arrivo del veterinario della Asl di Avezzano e Sulmona che, dopo aver prestato le prime cure all'animale immobilizzando la zampa infortunata, ha disposto il trasferimento del piccolo ungulato nel centro educativo ambientale del Corpo forestale dello Stato a Popoli.
(ha collaborato Massimiliano Lavillotti)

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