Un esercito di mille persone

I dati: 523 docenti e 474 amministrativi. Pochi posti letto nelle residenze

L’AQUILA. Un esercito di circa mille persone ogni mattina mette in moto la complessa macchina dell’Ateneo aquilano: si tratta di 474 tecnici-amministrativi (pta) e 523 docenti. Un numero più basso rispetto al 2011, quando il personale tecnico amministrativo era di 519 unità e i docenti erano 574. Un taglio che rischia di influire sui servizi offerti ai 19mila studenti iscritti complessivamente all’Ateneo, un po’ meno rispetto allo scorso anno (19.500). «In aumento è il numero degli immatricolati», secondo la rettrice Paola Inverardi, «4.960 per il 2016/17 (dato tendenziale, poiché le immatricolazioni ancora non sono chiuse) contro 4.600 del 2015/16/17. D’altra parte erano molti i fuori corso che via via stanno uscendo». Numeri in ripresa anche se ancora molto lontani dal “picco” delle 24.391 iscrizioni degli anni 2012/13. Dei 65 corsi di laurea dell’Ateneo (30 triennali e 35 magistrali), divisi in sette dipartimenti, infatti, sembrano fare la parte del leone quelli di area scientifica e medica, restano le cenerentole dell’Università quelli umanistici. A incoraggiare gli studenti neoiscritti probabilmente anche la politica di tassazione, che risulta la più contenuta d’Abruzzo e una delle più moderate in Italia. Gli universitari del capoluogo, infatti, spendono in media poco più di 600 euro l’anno, contro gli oltre 800 dei colleghi teramani e i 922 dei pescaresi. Un terzo, comunque, di chi frequenta l’Ateneo Iuav di Venezia o il Politecnico di Milano. Quest’anno, per la prima volta dopo molti anni, inoltre, il numero degli studenti idonei alla borsa di studio è tornato a crescere: circa 1.500, oltre 300 in più dello scorso anno. Nota dolente restano anche le residenze universitarie «seppure il numero di posti letto sia aumentato rispetto al 2009», come specifica la Inverardi. Attualmente, infatti, sono a disposizione la Campomizzi (con circa 350 posti) gestita dall’Azienda diritto agli studi universitari e la San Carlo Borromeo (100 posti) gestita dalla Curia arcivescovile dell’Aquila.

Gli oltre 400 posti non sono di fatto sufficienti a coprire le esigenze dell’Ateneo. (m.c.)

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