Un turismo a numero chiuso: "Mai più casi Rita De Crescenzo", torna il piano anti-influencer

Settanta bus autorizzati nei weekend invernali, stavolta si gioca d’anticipo. Caruso: «Il contingentamento non ha nulla a che vedere con gli impianti sciistici»
ROCCARASO. Il turismo per tutti, ma non tutti insieme. È il mantra della stagione invernale alle porte che sta portando gli amministratori locali e le autorità di massima sicurezza a studiare il piano per contingentare gli arrivi, onde evitare di replicare quanto accaduto all’inizio dell’anno con il fenomeno dell’overtourism, ovvero il turismo di massa che aveva bloccato la strada statale 17 e creato problemi di igiene urbana all’interno del centro abitato di Roccaraso. Una brutta pagina per l’Abruzzo innescata dalla influencer napoletana Rita De Crescenzo e che per giorni e giorni ha accompagnato l’immagine di un turismo cafone a Roccaraso. Cosa ovviamente non vera.
L’invasione di turisti, prevista in particolare tra le festività natalizie e fine gennaio, sarà gestita anche quest’anno con il “modello Roccaraso”: numero chiuso per i bus turistici provenienti da fuori regione (massimo settanta) e forze dell’ordine schierate all'ingresso del paese. Un fenomeno che riguarda esclusivamente il centro abitato e non gli impianti sciistici, dove il sistema di controllo e fruizione degli spazi è collaudato da anni. Il Comune di Roccaraso gioca d’anticipo.
«Sicuramente anche quest’anno sarà riproposto nel dettaglio il modello Roccaraso che è stato apprezzato dalla prefettura e dichiarato esportabile anche in altre zone del territorio nazionale per gestire il fenomeno con gli stessi strumenti. È un modello che abbiamo mostrato in diverse circostanze e quindi va replicato» sottolinea il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, annunciando che nelle prossime settimane si terrà un primo vertice con il prefetto Giancarlo Di Vincenzo e con le forze dell’ordine per definire nel dettaglio il sistema da seguire per la stagione ormai alle porte. Viminale e ministero del Turismo avevano pensato proprio al “modello Roccaraso”, coinvolgendo prefettura ed enti locali.
La proposta era arrivata al tavolo interministeriale, attivato dal ministero del Turismo dedicato alla gestione e alla sicurezza dei flussi turistici e al quale avevano partecipato, oltre alla ministra Daniela Santanchè e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, anche i rappresentanti dei comuni firmatari della Carta di Amalfi: Amalfi, Arzachena, Capri, Cortina, Pinzolo-Madonna di Campiglio, Polignano a Mare, Roccaraso, Taormina, Positano, Pollica, Ravello, Castellabate, Atrani.
A rincarare la dose è anche il presidente della Provincia, Angelo Caruso, secondo il quale si tratta di un fenomeno naturale che va gestito in termini di proporzionalità degli spazi a disposizione. «Il sistema di contingentamento esiste e quindi va rimesso in atto soprattutto di fronte l’insidia che qualcuno possa di nuovo cavalcare l’onda, come ha fatto nella passata stagione. Per metà gennaio sicuramente avremo numeri importanti. Il contingentamento serve a garantire fruibilità e proporzionalità ma il fenomeno riguarda esclusivamente il centro abitato e non ha nulla a che vedere con gli impianti sciistici» ribadisce Caruso, pronto a recitare un ruolo di coordinamento, relazionandosi con la prefettura dell’Aquila e con gli altri sindaci del comprensorio altosangrino.
Che sia necessario recuperare un’immagine e insistere in tale direzione lo afferma a chiare lettere anche Valentino Valentini, presidente dell’Associazione albergatori di Roccaraso.
«Il contingentamento è fondamentale. Siamo stati danneggiati nell’immagine soprattutto per la contrapposizione politica. Invece il turismo è per tutti, ma non tutti insieme. Dobbiamo entrare in quest’ottica. Lo stesso fenomeno si è posto anche sulle isole e in altre zone del paese» osserva Valentini, che è fiducioso sulla prossima stagione vista l’offerta di qualità, gli spazi a disposizione e i numeri dello scorso anno che hanno permesso agli operatori del settore di rialzare la testa dopo l’annata nera del 2024 che aveva fatto registrare un calo di presenze pari al 60 per cento, spingendo gli imprenditori ad accedere al fondo di ristori che il governo aveva messo a disposizione.
Si trattava infatti di un plafond di 13 milioni di euro, ottenuto con fatica e dopo una serie di interlocutori, grazie anche alla mediazione del Comune di Roccaraso. I numeri dello scorso anno, nonostante la parentesi dell’overtourism, sono stati decisamente migliori, con un rialzo di più della metà delle presenze sulla stagione precedente. Ora si punta alla stabilizzazione ma anche al turismo di qualità.
Il fenomeno dell’invasione turistica non ha riguardato solo l’Alto Sangro ma anche il centro di Ovindoli, meta scelta anche da molti turisti. Il Comune marsicano anche quest’anno dovrà fare i conti probabilmente con ordinanze e contingentamenti, ma sul punto interviene Giancarlo Bartolotti, storico titolare dell’impianto di Monte Magnola.
«Noi abbiamo una clientela fidelizzata da anni. Vengono principalmente da Roma e da altre parti d’Italia. La De Crescenzo li mandasse altrove» ironizza Bartolotti, ribadendo il fatto che Ovindoli si muove su un circuito turistico diverso.
L’obiettivo è quello di aprire all’Immacolata, tenendo conto anche degli investimenti. «Abbiamo già spalato trecento metri cubi di neve perché senza la neve siamo in mutande di tela. Abbiamo acquistato nuova strumentazione e facciamo il tifo anche per la neve naturale, quella che ci manda il Padre eterno» aggiunge l’imprenditore Bartolotti.
Il primo banco di prova è però atteso quindi tra fine dicembre e metà gennaio. Le istituzioni vogliono farsi trovare pronte. Il modello Roccaraso prevede il numero chiuso su bus, settanta al massimo e le compagnie turistiche potranno prenotarsi sul sito istituzionale del Comune. La ricevuta di prenotazione va esibita alla “dogana”, ovvero alla zona filtro che viene istituita sulla statale 17 a Castel di Sangro. Altra zona filtro era stata predisposta nei pressi dell’istituto Agrario, per il carico e lo scarico dei passeggeri che arrivano con i bus turistici.
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