forsinetti e la mazzini-fermi 

Una tesi di laurea su come spiegare l’infinito ai bimbi

AVEZZANO. Che cos’è l’infinito? La risposta non è semplice, ma la sola parola è sufficiente a riportarci all’Infinito di Giacomo Leopardi e all’Otto rovesciato del matematico John Wallis. Mentre però...

AVEZZANO. Che cos’è l’infinito? La risposta non è semplice, ma la sola parola è sufficiente a riportarci all’Infinito di Giacomo Leopardi e all’Otto rovesciato del matematico John Wallis. Mentre però in Leopardi l’infinito è l’universo, in Wallis, l’Otto rovesciato è il simbolo dell’infinito matematico, in quanto quei due occhielli possono essere percorsi senza fine. Nel secolo scorso il genio matematico, Georg Cantor, ha scoperto che il punto di partenza per la costruzione della teoria matematica dell’infinito è proprio la procedura che i bambini imparano a scuola per contare gli oggetti.
Una teoria che una studentessa avezzanese, Angelica Forsinetti, sotto la guida del professor Alessandro Stroppa, primo ricercatore del Cnr e docente dell’Università dell’Aquila, ha applicato coinvolgendo i bambini della Mazzini-Fermi di Avezzano. E ieri la giovane si è laureata in Scienze della formazione primaria con 110 e lode, discutendo una tesi sull’Infinito matematico. Il progetto è stato svolto in modalità didattica a distanza, a causa dell’emergenza sanitaria: una doppia sfida. «I bambini», spiega la neo-laureata, «fin dall’inizio hanno mostrato grande entusiasmo e curiosità, che mi hanno molto motivata. Ho cercato di trasformare gli argomenti teorici in attività ludiche. Poiché il concetto dell’infinito si basa soprattutto su confronti e corrispondenze tra elementi di insiemi, ho proceduto sempre nel descrivere il finito per arrivare gradualmente all’infinito».
Il professor Stroppa rivela che l’idea di suggerire a Forsinetti questo argomento come tesi di laurea gli sia venuta dalla risposta, che l’ha lasciato stupito, avuta dalla figlioletta Sara alla domanda che cosa fosse l’infinito. Il progetto, che sarà presentato alla Notte dei Ricercatori, a novembre all’Aquila, è stato esteso alla scuola dell’infanzia di Avezzano con una tesina curata dalla professoressa Federica Lizzi. Professor Stroppa e neo laureata ringraziano, per la disponibilità, oltre alla dirigente della Mazzini-Fermi, Fabiana Jacovitti, la docente Anna De Sanctis, i bambini della 5ª B e i loro genitori. Il professor D’Arcangeli, correlatore della tesi, ha avuto parole di elogio per gli studenti di Scienze di formazione primaria «capaci di affrontare anche tematiche scientifiche così complesse per i bambini».
©RIPRODUZIONE RISERVATA