Variante autostrada, stop degli ambientalisti

Contestato il progetto del gruppo Toto: «Le gallerie devasterebbero le Gole di San Venanzio»

SULMONA. Altri no al progetto di variante della A/24 e A/25 presentato dal gruppo Toto. Dopo i rappresentanti politici e istituzionali, arrivano quelli delle associazioni ambientaliste che avvertono sui danni ambientali legati al disegno della società Strada dei parchi, che si abbatterebbero sulle Gole di San Venanzio. «Un vero e proprio affronto alla storia e alla natura abruzzese, un attacco senza se e senza ma al buon senso e a numerose norme nazionali ed internazionali poste a tutela di beni culturali, paesaggistici e naturalistici», commentano dalla Stazione ornitologica abruzzese, Lipu, Altura e Salviamo l’orso, «il progetto Toto di sfondare le pareti delle meravigliose Gole di San Venanzio per attraversarle da parte a parte con un viadotto, devastando uno dei paesaggi di maggior pregio dell’Abruzzo, è devastante. E oltre alle Gole l’attuazione di questo progetto comporterebbe la distruzione ambientale e paesaggistica di diversi altri siti, inclusi in parchi nazionali e regionali e in riserve naturali che caratterizzano il paesaggio dell’Abruzzo, regione verde d’Europa. Ci chiediamo come il presidente Luciano D’Alfonso possa fare a difendere e a supportare un progetto dove si massacrerà una delle valli più note dell’Appennino per un progetto faraonico e del tutto inutile, se non per le casse del privato. Ci batteremo con tutte le nostre forze per evitare questo gravissimo svilimento del territorio».

E proprio come gli ambientalisti, anche il sindaco di Pratola e presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis, annuncia battaglia.

«Siamo stati contrari fin dal primo momento a questa variante», interviene, «ma ora, dopo aver visto il progetto, siamo ancora più preoccupati e il nostro no assume il significato di una battaglia contro un vero e proprio scempio che rischia di devastare in modo irreparabile un intero territorio. Sono previste ben sette gallerie e oltre a tagliare fuori la Valle Peligna dal tracciato autostradale, provocherebbe ingenti danni ambientali e seri rischi sismici».

Federica Pantano

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