Vendita immobili, scarsi incassi

Al Comune solo 300mila euro rispetto ai 5 milioni previsti
SULMONA. Il Comune incassa soltanto 300mila euro in tre anni a fronte dei 5 milioni di euro previsti. È questo un primo bilancio della vendita delle proprietà immobiliari nell'ultimo triennio. L'amministrazione comunale fa i conti con i guadagni delle proprietà messe all'asta e il risultato non è soddisfacente, anzi. Per migliorare la situazione, il sindaco Peppino Ranalli ha annuncato una convenzione con la Fondazione Patrimonio Comune dell'Anci, l'associazione dei Comuni d'Italia, al fine di valorizzare e razionalizzare il patrimonio da mettere in vendita. Al riguardo, è previsto anche un nuovo censimento con parametri diversi degli immobili comunali. In base ai dati raccolti negli anni scorsi, ma non più aggiornati, il Comune possiede un patrimonio immobiliare per oltre 40 milioni di euro ma che non produce reddito e pesa sulle casse comunali per 500mila euro l'anno. Si tratta di una somma che il Comune spende per la manutenzione degli immobili che, nella maggior parte dei casi, sono nella disponibilità di terzi (case parcheggio, sedi di associazioni). Ormai, però, la spesa è diventata troppo alta da sostenere. «Con i fondi derivanti dalle vendite immobiliari», afferma il primo cittadino, «dovranno essere finanziate le opere pubbliche e per questo è necessario valorizzare il patrimonio immobiliare da vendere». Il nuovo piano di alienazione immobiliare sarà discusso in consiglio comunale il 14 ottobre. Se sarà approvato, non è escluso che una prima asta possa essere indetta prima della fine dell'anno. Al momento, non sono previsti grandi cambiamenti rispetto agli immobili da vendere individuati dalla precedente amministrazione. L'obiettivo comune, però, è fare cassa e fronteggiare le spese per le nuove opere pubbliche inserite nel Piano triennale.
Chiara Buccini
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