Vetrata sfondata a pugni: 27enne sotto processo

Fermato per dei controlli sfonda a pugni la vetrata della caserma e finisce prima in ospedale e poi in cella. Si tratta di un operaio marocchino di 27 anni, B.D., da tempo residente ad Avezzano. I...

Fermato per dei controlli sfonda a pugni la vetrata della caserma e finisce prima in ospedale e poi in cella. Si tratta di un operaio marocchino di 27 anni, B.D., da tempo residente ad Avezzano. I carabinieri della stazione di Avezzano lo avevano bloccato in centro per dei controlli antidroga e contro l'immigrazione clandestina e l'avevano portato in caserma. Ora è stato rinviato a giudizio e a novembre si terrà l'udienza per l'accusa di danneggiamento. Il marocchino era arrivato in caserma per permettere ai militari dell'Arma di espletare le procedure ed eseguire gli accertamenti sulla sua posizione.

La situazione a quel punto sarebbe degenerata, lui ha perso il controllo, forse perché da troppo tempo all'interno della caserma, e all'improvviso ha sfondato una vetrata divisoria con un pugno. È stato subito raggiunto e immobilizzato dai carabinieri. Si è procurato un trauma e una profonda ferita alla mano, tanto da rendere necessario l’intervento del 118. È stato così trasportato al pronto soccorso per essere medicato. Gli sono stati applicati dei punti di sutura e poi è stato dimesso per le procedure di arresto. Difeso dall'avvocato Pasquale Motta dovrà presentarsi davanti al giudice monocratico del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli. (p.g.)