Villavallelonga in lacrime per l'imprenditore morto

Amici e calciatori in lacrime per Luigi «Addio presidente»

VILLAVALLELONGA. Una folla commossa ha partecipato ai funerali di Luigi Lippa, il giovane imprenditore di Villavallelonga morto a 30 anni in circostanze ancora misteriose, dopo aver accusato per giorni un forte mal di testa. Commuovente il ricordo del parroco e dei familiari durante la cerimonia funebre. Tutti hanno sottolineato l'impegno del giovane per i ragazzi e lo sport.

Tantissime persone, alle 14.30 di ieri, hanno invaso Villavallelonga. Una lunga colonna di auto fin dalle porte del paese, poi la gente si è distribuita anche all'esterno della chiesa stracolma. In prima fila i calciatori del Villavallelonga. I dirigenti di alcune società di calcio marsicane. Sulla bara la maglia del Villavallelonga, la squadra di cui Luigi Lippa era presidente. C'era grande attesa per la cerimonia funebre per dare l'ultimo saluto terreno al giovane impresario funebre. Non tutti hanno potuto assistere alla cerimonia presieduta dal parroco don Francesco Tudini.

«Ricordo Luigi sempre con il sorriso sul volto», ha affermato il sacerdote durante l'omelia, «ricordo il suo carattere solare, la sua trasparenza, il suo modo di scherzare con semplicità e intelligenza. Dobbiamo ringraziarlo per il tempo trascorso tra noi», ha aggiunto il sacerdote, «per l'impegno dedicato alla famiglia e per quello messo a disposizione dei giovani, dello sport inteso come educazione e impegno sociale. La comunità di Villavallelonga e della Marsica si stringe intorno ai familiari in questo momento difficile».

Nonostante gli impegni lavorativi era molto impegnato nel sociale, amante della vita e dello sport, e si era prodigato per evitare la scomparsa della squadra di calcio locale favorendo la fusione con il Collelongo.

È stato anche tra i fondatori della «Pro Sant'Antonio», associazione dei giovani del posto. Anche gli amici e i giocatori, durante la celebrazione, hanno voluto ricordarlo con una lettera.
«Ciao presidente», hanno affermato, «hai lasciato un vuoto incolmabile tra noi, te ne sei andato in punta di piedi e non ti dimenticheremo mai finché vivremo. Hai sempre lavorato per il prossimo, dedicando molto tempo a noi. Al derby non ci sarai, ma noi ti penseremo».

Le cause della morte del giovane imprenditore non sono state ancora chiarite, ma dall'autopsia sono state escluse patologie di tipo infettivo. L'esito degli esami si conoscerà entro un mese. (p.g.)

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