L’Aquila

Violenza sull’allieva della Guardia di Finanza: il capitano è nei guai

15 Ottobre 2025

L’Aquila. È stata fissata al 21 gennaio prossimo la data dell’udienza preliminare relativa al caso delle molestie su un’allieva della Scuola ispettori e sovrintendenti delle Fiamme Gialle, a Coppito

L’AQUILA. È stata fissata al 21 gennaio prossimo la data dell’udienza preliminare relativa al caso delle molestie su un’allieva della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, a Coppito. Rischia il processo A.P., il capitano-istruttore di 34 anni originario di Caltanissetta, accusato di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una collega 24enne.

DIVISA INFANGATA. I fatti, risalenti al 2023, si svolsero all’interno dell’abitazione dell’ufficiale, laddove quest’ultimo sarebbe andato ben oltre il semplice tentativo di approccio, anche al di là del netto rifiuto della giovane, poi finita vittima di violenza sessuale e anche percossa. Soltanto una telefonata ricevuta in quei momenti dal capitano avrebbe permesso infine alla giovane di rivestirsi in fretta e fuggire. Seguirono le confidenze alle amiche più strette e anche ai genitori, con il prezioso supporto psicologico di alcune marescialle. Quindi la decisione di sporgere denuncia contro quel superiore che forse si credeva intoccabile. E che invece è stato subito trasferito al Nord in attesa che cominci il processo a suo carico. Con il pm, Ugo Timpano, arrivato nel frattempo a sospettare come la violenza possa essere stata prospettata alla giovane alla stregua del miglior viatico in vista del superamento degli esami che avrebbe dovuto affrontare per la sua carriera nelle Fiamme gialle. Prova ne sarebbero le dichiarazioni fornite anche da altre allieve che, dopo gli accertamenti effettuati sul telefono dell’imputato, hanno, dalla loro, ammesso di aver avuto rapporti consenzienti con lo stesso ufficiale. «La ragazza è ancora molto provata e a disagio», aveva recentemente dichiarato l’avvocato della 24enne, Francesco Vetere, che ha poi fatto sapere come la vittima stia facendo il possibile per «completare il suo percorso professionale e realizzare i suoi sogni». Le indagini sono state condotte dal Gruppo codici rossi della Procura della Repubblica dell’Aquila.

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