Volontari al lavoro per ripulire le frazioni

Sono iscritti a un’associazione che si autotassa per sistemare la zona che va da Bagnaturo alle Marane

SULMONA. Tengono le strade pulite, potano gli alberi e si danno da fare per mantenere il decoro nel loro territorio. Non è una sfida alle amministrazioni comunali di Pratola e di Sulmona, ma la consapevolezza che, a volte, solo intervenendo in prima persona si riesce a rendere l’ambiente in cui si vive accogliente e pulito. Sono i volontari delle frazioni pedemontane che anche ieri si sono messi al lavoro per togliere arbusti e rifiuti dal vecchio fontanile di Fonte d’Amore. Dalle 9 e fino a mezzogiorno circa quindici persone, che hanno fondato da oltre un anno un’associazione, hanno ripulito la strada tagliando erbacce che hanno invaso i marciapiedi e raccogliendo rifiuti, sparsi ovunque. «Ormai la nostra opera di volontariato è collaudata, siamo una squadra affiatata e sempre operativa», afferma il presidente dell’associazione Gaetano D’Amato, ex elicotterista. «Tutti i giovedì ci riuniamo per concordare gli interventi da portare avanti, poi ci diamo appuntamento il sabato mattina e facciamo tutto secondo programma». Ed è un territorio piuttosto vasto, quello controllato dall’associazione di volontari, che va da Bagnaturo fino alle porte delle Marane. Hanno rifatto i recinti dell’eremo di Celestino e pulito l’intera area degli scavi di Ovidio. Poche settimane fa hanno risistemato tutte le aiuole del muro di cinta dell’abbazia celestiniana piantando fiori e creando aiuole colorate che hanno reso ancora più nobile la monumentale struttura. In un registro segnano tutto quello che fanno. Lo scorso anno, come ricordano i soci, sono stati effettuati interventi per un totale di 2500 ore. Sono 150 gli iscritti all’associazione di volontariato, i quali versano ogni anno un contributo di 10 euro per sostenere le spese correnti. Sul campo, però, operano una trentina di volontari dell’associazione che, però, è ancora in attesa di trovare una sede. «Provvisoriamente ci riuniamo nella casa parrocchiale della Badia», evidenzia il presidente D’Amato. «Stiamo aspettando che il Comune di Sulmona mantenga le promesse fatte e ci metta a disposizione una stanza della scuola elementare». E in attesa che tutto ciò avvenga, i volontari continuano a lavorare, senza chiedere niente a nessuno, tra sorrisi e pacche sulle spalle. (c.l.)

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