Parto pretermine e danni al nascituro risarcimento milionario per danni a neonato e genitori

26 Settembre 2023

Periplo Familiare: dal 1992 consulenza gratuita di avvocati e medici legali in tutta Italia

Un risarcimento milionario a ristoro dei danni patrimoniali, biologici e morali cagionati da errore medico. Lo ha ottenuto una famiglia residente nella provincia di Roma grazie all’intervento dell’Associazione Periplo Familiare, il primo network di medici legali e avvocati nato nel 1992 che opera su tutto il territorio nazionale a tutela delle vittime da malasanità.

 

Da oltre trent’anni anni Periplo Familiare periplofamiliare.it offre consulenza gratuita a coloro che ritengono di essere stati vittime di errore sanitario. Un problema - quello della malasanità - che viene denunciato nel nostro Paese con oltre trecentomila richieste di risarcimento ogni anno, secondo le stime più recenti.

 

“I nostri professionisti operano in tutta Italia offrendo assistenza alle vittime ed ai loro congiunti”, spiega la Dottoressa Francesca Piroso, direttrice dell’Associazione Periplo Familiare.

 

“I casi si presentano in tutti i settori, dall’ Ortopedia alla Traumatologia, dalla Chirurgia Generale alla Medicina Estetica e Chirurgia Plastica. L’Ostetricia, in particolare, è un reparto in cui possono verificarsi danni gravi e spesso irreversibili per la salute della gestante e del feto”.

Il caso: parto pretermine e danni al nascituro

 

Tra i recenti casi seguiti con successo dall’Associazione Periplo Familiare vi è quello capitato ad una giovane mamma residente nella provincia di Roma. La gestante alla trentunesima settimana della sua prima gravidanza arrivava d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale manifestando dolori pelvici e perdite ematiche. Nonostante i sintomi presentati, ed il referto dell’esame ecografico i sanitari sceglievano di non intervenire, lasciando la paziente in attesa e senza cure per quasi due ore. Solo dopo la seconda ecografica - che segnalava l’aumento dell’area di distacco placentare - veniva presa la decisione di operare con taglio cesareo. La piccola, tuttavia, era portata alla luce quando si erano già verificati gravi danni celebrali e successivi disturbi psicomotori cagionati dalla prolungata permanenza in condizione di distacco placentare.

 

Ascolto e rassicurazione: il primo incontro con Periplo Familiare

 

“Erano comprensibilmente provati i genitori della piccola quando si sono rivolti alla nostra associazione” - ricorda la direttrice di Periplo Familiare - “L’approccio verso chi ha subìto un errore sanitario consiste, prima di tutto, nell’accogliere e nell’ascoltare. Inizia, in seguito, il percorso di assistenza da parte del nostro Team di professionisti fidelizzati in ambito medico e giuridico. Purtroppo, ci capita spesso di incontrare vittime che sono state lasciate sole di fronte ad una situazione certamente complicata. È perciò fondamentale, ancor prima di valutare il fatto, offrire un supporto psicologico”.

 

Attenzione e scrupolosità. L’analisi di Periplo Familiare per appurare le responsabilità dei soggetti interessati alla nascita della bambina è stata compiuta dai medici legali dell’associazione con specializzazione rispettivamente in Ostetricia e Neonatologia. L’esecuzione del taglio cesareo è avvenuta solo a distanza di ore seppur la gestante mostrasse sintomi evidenti: questi gli addebiti nel comportamento del personale medico emersi all’esito dell’indagine compiuta dagli specialisti incaricati.

L’intervento dei Legali di Periplo Familiare

 

“Primo passo è stata la ricerca di una conciliazione fra le parti in modo da evitare l’azione giudiziaria, prediligendo l’accordo bonario al fine di ridurre le tempistiche e consentire ai familiari di ottenere comunque il giusto risarcimento”, conferma la Dott.ssa Piroso.

 

La trattativa non ha tuttavia condotto ad un ipotesi di definizione ragionevole, per cui Periplo Familiare ha messo a disposizione un proprio legale per la necessaria azione giudiziale innanzi al Tribunale.

 

“A fronte delle contestazioni espresse dalla azienda sanitaria convenuta” - espone l’Avv. Enrico Maria Caroli, legale nominato dai genitori della piccola -  “il Giudice ha disposto la Consulenza Tecnica d’Ufficio conferendo incarico ad un collegio di periti di valutare la ricorrenza degli elementi di censura dedotti e l’entità dei danni conseguenti”.

 

Definiti gli addebiti partendo dall’errata gestione della paziente in fase di ingresso nel pronto soccorso e dalla scelta attendista da parte del personale medico, il Giudice, basandosi sulla quantificazione operata dai propri ausiliari circa le lesioni psicofisiche riportate dalla piccola, ha proceduto alla formulazione di una proposta conciliativa, successivamente accolta da entrambe le parti.

 

“Sulla base dell’accordo raggiunto in corso di causa” - commenta l’Avv. Caroli - “è stata definita la corresponsione a carico della Asl di oltre un milione di euro a ristoro dei danni patrimoniali, biologici e morali direttamente patiti dalla piccola e, di riflesso, dai suoi genitori: epilogo in grado di ristorare - almeno in parte - le tante sofferenze subite”.