Alba, un comitato difende le spiagge libere

18 Agosto 2015

Lo promuovono 48 tra residenti e turisti. Fa un esposto alla guardia costiera e incontra il sindaco, che assicura: nel 2016 nessuna concessione ampliata

ALBA ADRIATICA. Nella battaglia per le spiagge libere di Alba Adriatica ora si schierano anche cittadini e turisti. In 48 si sono riuniti nel comitato “Pro spiaggia libera”, appoggiato dalla Task Force Ambientale di Giuliano Marsili, con lo scopo di difendere l’arenile dagli ampliamenti delle concessioni balneari, sia quelli autorizzati per compensare l’erosione costiera che quelli abusivi. Un esposto di contestazione inviato agli uffici comunali e alla Guardia costiera per le spiagge libere quasi scomparse in ampi tratti di costa albense, è stato il primo impegno del comitato promosso e organizzato da Bruno Moscardi, Maurizio D’Egidio, Renato Colilli, Fabio Finzi, Vincenzo Trombetta ed Enrico Ruffini. Poi un incontro con il sindaco Tonia Piccioni e l’assessore Marco Pilò, da cui il comitato e gli ambientalisti avrebbero ottenuto, secondo quanto riportano «con soddisfazione», che «l’autorizzazione agli ampliamenti riguarda esclusivamente la stagione attuale e che nel 2016 non sarà ripetuta. Mentre sono state già inviate ordinanze di sgombero per i “furbetti”».

Marsili auspica «un inizio di collaborazione costruttiva con l’amministrazione, in vista di risoluzione di problematiche ambientali del territorio, non ultima la questione del fenomeno erosivo». Se da una parte si pongono a difesa della spiaggia, quindi, dall’altra comitato e ambientalisti dicono anche “no” al clima avvelenato che quest’estate si è generato dalla notizia delle sette concessioni ampliate ai danni delle spiagge libere confinanti con l’ok del Comune e della Regione. A far scoppiare la polemica politica l’ex sindaco Franchino Giovannelli, che ha denunciato la disparità di trattamento verso chi, soprattutto nella zona nord, non ha potuto godere della misura. Benzina sul fuoco poi dall’ex assessore Giorgio Morganti, che ha giudicato “irresponsabile” la riduzione delle spiagge libere. Infine il caos degli allargamenti abusivi, con due ordinanze di sgombero del Comune ai danni dell’hotel Adria e dello stabilimento Al Messicano. I titolari di quest’ultimo hanno rispedito al mittente le accuse e minacciato di adire le vie legali.

Luca Tomassoni

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