In tre tentano di truffare un’anziana con la tecnica del finto maresciallo, arrestati

21 Maggio 2025

La donna fa scattare la trappola dopo aver seguito i consigli dell’Arma. Bloccati in casa dai carabinieri appostati, hanno patteggiato un anno e 700 euro di multa con pena sospesa

TERAMO. La brutta notizia è che i malfattori non si fermano. La bella è che i nonni, messi in guardia da campagne di prevenzione incisive, sono sempre più pronti a sventare i colpi di chi cerca in tutti i modi di raggirarli e derubarli. Come è successo in questo caso a una 77enne teramana residente in centro che, lunedì, dopo aver ricevuto la telefonata di un finto maresciallo che le chiedeva 12mila euro per il figlio fermato dopo un incidente stradale, ha mandato un messaggio WhatsApp al vero carabiniere che aveva incontrato in precedenza proprio durante un incontro contro le truffe agli anziani.

Nel messaggio ha scritto: «Sono al telefono con i truffatori, aiutatemi». In tre, tutti campani e già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati con l’accusa di truffa aggravata e ieri pomeriggio hanno patteggiato un anno di pena e 700 euro di multa (pena sospesa) nel corso del processo per direttissima che si è svolto davanti al giudice Marco D’Antoni (pm d’udienza Monica Speca). Per tutti e tre è stata avviata la procedura per l’adozione di una misura di prevenzione che impedisca loro il ritorno in città.

Dopo la segnalazione della donna, i carabinieri della sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Teramo si sono i posizionati all’interno e all’esterno dell’abitazione: uno dei tre è stato bloccato proprio all’interno della casa mentre ritirava i gioielli e i contanti che la donna aveva preparato, mentre i due complici sono stati fermati mentre aspettavano il ritorno a bordo di una macchina presa a noleggio. Sono stati recuperati 2.500 euro in contanti, oltre a preziosi in oro per un peso complessivo di 850 grammi, che sono stati restituiti alla vittima.

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