Ferri “salva” il tribunale cittadino

21 Giugno 2014

Il sottosegretario alla Giustizia: questi uffici esempio di efficienza

SULMONA. Il tribunale di Sulmona è da prendere ad esempio sia come efficienza, sia per i risultati raggiunti nella sperimentazione del processo civile telematico. Non è stato avaro di complimenti il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, giunto ieri a Sulmona per partecipare al convegno sul processo civile telematico e i linguaggi giudiziari che si è tenuto per due giorni nell’abbazia celestiniana.

«Davanti ai dati raggiunti sul processo civile telematico bisogna togliersi tanto di cappello», ha detto Ferri «Sulmona dimostra efficienza degli uffici, come si può risparmiare con le nuove tecnologie e dimostra come in un piccolo centro si è avanti rispetto ad altri uffici giudiziari più importanti, nell'informatizzazione e nella digitalizzazione. Voi mi dite che se chiudesse una realtà come questa la politica darebbe una risposta che nessuno capirebbe. I dati ci sono e quindi cerchiamo di continuare questo lavoro. La proroga c’è stata e la strategia è quella di continuare a lavorare così. La mia presenza di sottosegretario in questo convegno è quella di attestare l’efficienza di un ufficio giudiziario che con molta onestà e con le proprie gambe va avanti e interagisce con il ministero solo per far vedere quello che fa».

Il sottosegretario alla Giustizia ha poi affrontato il tema della legge delega che ha portato alla chiusura dei tribunali non provinciali, tra cui i quattro abruzzesi di Sulmona Vasto e Lanciano, per i quali è stata concessa una proroga fino al 2018 per i danni prodotti dal terremoto. «Conosco bene i vantaggi della riforma ma anche alcune criticità» le parole di Ferri «è importante continuare una politica di revisione della spesa ma nello stesso tempo è importante pensare a presidi di legalità efficienti. Credo che il ministro Andrea Orlando stia dando l'impostazione giusta: non sposa nessuna tesi con preconcetti e pregiudizi ma vuole verificare tutte le situazioni critiche e se lo riterrà opportuno potrà fare qualche passo in avanti rispetto alle decisioni passate».

Claudio Lattanzio

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