A Montesilvano la festa della Bcc: «La nostra missione, 1 milione per il sociale»

15 Dicembre 2025

La banca abbraccia i soci alla presenza di 2.700 persone, il presidente Savini: «Offriamo aiuto al territorio»

MONTESILVANO. Si guarda all’innovazione, alla sostenibilità e alla tecnologia, ma la persona resta sempre al centro. È questa la filosofia che guida la Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella e che, lo scorso sabato, ha trovato la sua più autentica espressione nella tradizionale cena di fine anno trasformata, ancora una volta, in una grande festa fatta di musica, luci e condivisione. Un clima di appartenenza profondo, difficile da raccontare solo attraverso i numeri. Eppure, proprio quei numeri aiutano a comprendere la portata dell’evento. Perché sono circa 2.700 le persone che, dalle 19.30 alle 00.30, si sono ritrovate nel Pala Dean Martin: amministratori, soci, collaboratori e famiglie.

Non ospiti, ma parte della stessa comunità, dal momento che la prima Bcc in Abruzzo per dimensioni – con un patrimonio netto di 78 milioni di euro, 19 filiali e 61 comuni serviti – è una famiglia che cresce, si riconosce e guarda avanti con la stessa passione con la quale il maestro Angelo Pompei decise di fondare, nel 1956, la cassa Rurale e Artigiana di Castiglione Messer Raimondo. Poi unita, nel 1996, con quella di Pianella.

Ad aprire la serata – condotta dalla giornalista Evelina Frisa – è stato il presidente Alfredo Savini, che ha riportato i presenti all’essenza di questa storia. «Abbiamo avuto dei risultati ottimi quest’anno e questo perché continuiamo a offrire aiuto al territorio: spendiamo circa 1 milione di euro l’anno per il sociale. Il motivo è semplice: il rapporto con le persone è ciò che ci interessa». I risultati del 2025, infatti, parlano chiaro: un patrimonio netto contabile che raggiungerà 84 milioni di euro; una raccolta diretta di 720 milioni; impieghi alla clientela per 515 milioni di euro lordi e, soprattutto, un indice di solidità patrimoniale che sfiora il 30%. Numeri solidi, come le fondamenta di una casa costruita nel tempo.

E come ha sottolineato il presidente del Gruppo Iccrea, Giuseppe Maino. «È un bilancio assolutamente positivo. Guardiamo al futuro con occhi pieni di fiducia: una compagna indispensabile per gli imprenditori bancari. Ovviamente da sola non basta, perché deve essere accompagnata da qualcosa di più concreto, come la capacità di stare sul mercato con un modello che è molto più costoso rispetto alle altre banche. E siamo riusciti a dimostrare che, anche con un modello come il nostro, è possibile raggiungere grandi risultati».

Il direttore generale Simone Di Giampaolo ha poi ripercorso i traguardi gestionali, evidenziando la solidità della banca e il basso livello di rischio. «Questa è una serata speciale perché siamo qui per festeggiare i grandi risultati raggiunti nel 2025. Abbiamo superato, per la prima volta, un miliardo e mezzo di euro di volumi gestiti e siamo orgogliosi dei 515 milioni di investimenti destinati alla clientela: tutti a supporto delle famiglie e delle imprese. Abbiamo un patrimonio forte che, oltre a essere indice di solidità, ci permette di aprire ulteriori opportunità di crescita». E mentre le parole scorrevano, la festa prendeva forma con gli antipasti serviti dai ragazzi di Rurabilandia: la fattoria didattica e sociale della Asp 2 di Teramo che si pone a disposizione delle scuole e delle istituzioni per fornire ai ragazzi con disabilità percorsi di inserimento lavorativo in agricoltura. Ragazzi che non sono soltanto un progetto, ma persone.

Come il furgone acquistato per loro, come il trasporto garantito, come i percorsi di autonomia e lavoro che continuano grazie al sostegno della Bcc. E tra i momenti più attesi della serata la consegna delle borse di studio – affidata al direttore del Centro, Luca Telese – ai giovani soci o figli di soci diplomatisi o laureatisi con il massimo dei voti. Un gesto che conferma l’attenzione della Banca verso le nuove generazioni. «È un grande onore essere qui stasera», ha detto Telese, «quando mi hanno detto di tenere un discorso sull’anno che verrà sono rimasto, per un attimo, terrorizzato: siamo in un momento di transizione incredibile e dobbiamo imparare a capire se vogliamo uscirne vivi. Ma posso dirvi subito che una delle risposte più importanti siete voi, perché la connessione fra gli uomini è il modo più efficace e pratico di trasmettere passioni e memoria. E questa cena è il modo più potente per farlo».

Poi la musica, quella che accende emozioni: il cantautore Eugenio Bennato porta sul palco brani che hanno fatto la storia del patrimonio musicale popolare italiano, come “Balla la nuova Italia, “Vietato” e “Brigante se more”; ad accompagnarlo nell’esibizione, l’artista Pietra Montecorvino. Una notte lunga e partecipata, che ha raccontato meglio di qualsiasi bilancio il significato di fare banca cooperativa: crescere insieme e restare uniti, continuando a credere che il valore più grande siano sempre le persone. L’evento si è concluso tra sorrisi, tombola, l’estrazione di una Fiat Panda e il taglio della torta alla presenza dei membri del cda e dei sindaci, fra cui: il primo cittadino di Castiglione Messer Raimondo, Vincenzo D’Ercole, Taddeo Manella per Pianella e Gianguido D’Alberto per Teramo.

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