La demolizione di un immobile abusivo in Abruzzo

ABRUZZO

Abusi edilizi: oltre 400 immobili non sono stati ancora abbattuti

Il report di Legambiente: dal 2004 al 2020 abbattuti 267 immobili dei 677 colpiti da provvedimento amministrativo

PESCARA . In sedici anni, dal 2004 al 2020, in Abruzzo sono stati abbattuti 267 immobili dei 677 colpiti da un provvedimento amministrativo. Ne mancano all’appello 410. Sono i dati regionali del dossier di Legambiente “Abbatti l’abuso”, sulle mancate demolizioni edilizie nei Comuni italiani.

In Italia è stato abbattuto solo il 32,9% degli immobili. La nostra regione è sopra la media con il 39,4% «ma le demolizioni sono ferme al palo», dicono da Legambiente Abruzzo. Numeri preoccupanti per l’associazione ambientalista, che dimostrano come in Italia l’abusivismo e il cemento illegale siano ancora una piaga da sanare. «A ciò si aggiunge anche il pasticcio generato nelle scorse settimane dalla circolare interpretativa inviata dal ministero dell’Interno a tutte le prefetture che va ad azzerare l’efficacia della norma, inserita nel decreto legge Semplificazioni, che attribuisce ai prefetti il potere sostitutivo nelle demolizioni degli abusi edilizi, di fronte all’inerzia dei Comuni che emettono le ordinanze ma non le eseguono. Applicando le disposizioni della circolare ministeriale», denuncia Legambiente, «si va a ristringere l’ambito d’azione dei prefetti ai soli abusi edilizi accertati dopo l’entrata in vigore della legge e, escludendo tutte le ordinanze su cui sia pendente un ricorso per via amministrativa, decine di migliaia di manufatti illegali sono destinati a rimanere esattamente dove sono, com’è successo finora. A confermare l’inequivocabile senso della norma sono le 935 ordinanze inevase trasmesse, da settembre 2020 a marzo 2021, dai Comuni alle prefetture».

Nel questionario Abbatti l’abuso, che Legambiente ha inviato ai 7.909 Comuni d’Italia e a cui hanno risposto in maniera completa e corretta 1.819 amministrazioni (un tasso di risposta del 23%), è stato chiesto di fornire il numero di ordinanze di demolizione emesse dal 2004 - anno successivo all’ultimo condono edilizio - al 2020, il numero di esecuzioni, il numero di immobili trascritti al patrimonio pubblico e quello delle pratiche trasmesse alle Prefetture come previsto dalla nuova legge (120/2020) in caso di inottemperanza entro 180 giorni.

Per quanto riguarda l’acquisizione degli abusi edilizi al patrimonio immobiliare pubblico (2004-2020) i dati per l’Abruzzo dicono che su 677 ordinanze di demolizione emesse, otto è il numero di immobili abusivi trascritti al patrimonio immobiliare del Comune, una percentuale dell’1,2 rispetto al totale delle stesse ordinanze emesse. «Il disco verde arrivato dalla Commissione europea al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) italiano», dichiara Giuseppe Di Marco, presidente regionale Legambiente, «rappresenta senz’altro un importante notizia e un passo avanti per contribuire a far ripartire l’Italia, ma dobbiamo essere credibili superando le nostre criticità e ripristinando la legalità come negli abusi». (a.s.)