Aca, nel consiglio entra la Di Luzio

Accordo trasversale tra i sindaci, eletta la candidata di Casalincontrada

PESCARA. Un accordo trasversale tra centrosinistra e centrodestra ha permesso, ieri pomeriggio, di eleggere Concetta Di Luzio, sindaco del Pd di Casalincontrada, come terzo componente del consiglio di amministrazione dell'Aca. La richiesta di Pescara è stata ignorata.

L'assessore Marcello Antonelli, in rappresentanza del capoluogo adriatico, si era presentato in assemblea con la proposta di azzerare l'intero consiglio di amministrazione come condizione necessaria per procedere, poi, alla discussione sull'aumento delle tariffe dell'acqua. Aumento sollecitato più volte da Pierluigi Caputi, commissario dell'Ato, l'ente d'ambito controllore dell'Aca. Ma la richiesta di Pescara è stata ignorata dai sindaci degli altri Comuni. Il presidente dell'Aca Ezio Di Cristoforo (Pd) e il vice presidente Giuseppe Di Michele (area Pdl) rimangono alla guida dell'azienda acquedottistica, insieme alla neo eletta.

RAGGIUNTO L'ACCORDO Erano tre i candidati a ricoprire il posto di terzo consigliere, lasciato libero dopo le dimissione dell'ex presidente Bruno Catena. Oltre al sindaco di Casalincontrada si erano presentati il sindaco Udc di Ripa Teatina Mauro Petrucci e Davide Di Persio, di area Pdl. Ma un'intesa tra centrodestra e centrosinistra ha consentito di far convergere tutti i voti su un singolo candidato, la Di Luzio. Così, gli altri due hanno deciso di ritirarsi.  Il sindaco di Casalincontrada è stato eletto con 37 sì e 6 astenuti, tra cui Pescara, Castiglione a Casauria, Montesilvano, San Valentino, Rosciano. Diversi sindaci se ne sono andati al momento del voto. Tra questi, il sindaco del Pd di Torre de' Passeri Antonello Linari, molto critico sulla gestione dell'Aca. Critico anche il sindaco di Spoltore Franco Ranghelli. «Non voto», ha detto, «perché non condivido l'impostazione di questa elezione. I sindaci soci dell'Aca non sono stati nemmeno avvertiti che potevano presentare proprie candidature». «Avevamo chiesto un gesto di responsabilità per procedere all'azzeramento del cda dell'Aca», ha spiegato Antonelli nel suo intervento, «non siamo stati ascoltati e non credo che sia una scelta positiva».

AUMENTI DELL'ACQUA L'accordo raggiunto ieri dai sindaci di entrambi gli schieramenti potrebbe ora fare da volano per l'approvazione degli aumenti delle tariffe dell'acqua. Per ben due volte l'assemblea dei sindaci dell'Ato non è riuscita a votare il provvedimento per le divisioni interne. Il 29 luglio, forse, tornerà a riunirsi.  Ieri il partito dell'acqua, guidato dal sindaco di Pianella Giorgio D'Ambrosio, si è improvvisamente ricompattato e su sollecito dello stesso D'Ambrosio ha anche votato e approvato il Piano industriale, nonostante i rilievi mossi da Caputi.  Intanto, il sindaco di Tocco da Casauria Riziero Zaccagnini ha inviato una lettera al presidente Di Cristoforo e ai consiglieri Aca per invitare «l'assemblea dei soci a dare mandato al cda di revisionare piano industriale e bilancio entro 20 giorni per tagliare i costi in modo da evitare aumenti dell'acqua».

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