Addio al professore Renato Colantonio, studioso e cultore di arte abruzzese

Originario di Loreto Aprutino, viveva a Pescara dal 1969. Aveva 93 anni: domani l’ultimo saluto
PESCARA. Addio al professore Renato Colantonio, figura di spicco nel panorama culturale e scolastico abruzzese. Aveva 93 anni. Nato a Loreto Aprutino, Colantonio viveva nel capoluogo adriatico dal 1969. Uomo dai molti interessi, Colantonio aveva frequentato la facoltà di Lettere Moderne e l’istituto Superiore di Educazione Fisica, a Roma.
Iniziò giovanissimo la carriera giornalistica nel 1953, collaborando con testate come Il Messaggero, Il Tempo e Settimo Giorno, oltre ad aver ricoperto il ruolo di vicedirettore del Corriere della Regione di Teramo.
Grande appassionato di arte e storia abruzzese, Renato Colantonio ha pubblicato numerosi saggi e una monografia su Oreste Recchione, pittore dell’Ottocento. Collezionista e profondo conoscitore dell’arte regionale, si è dedicato allo studio dei falsi artistici, in particolare degli artisti abruzzesi, con articoli sulla stampa e offrendo consulenze anche al Tribunale di Pescara.
Stimato docente di Educazione Fisica, Colantonio ha insegnato nelle scuole di Pescara e provincia, specializzandosi nella ginnastica correttiva posturale.
Relatore in diversi congressi medici e scientifici, è autore di studi pubblicate su riviste specializzate. Una sua ricerca sulle ginocchia valghe ha ottenuto il premio nazionale Carlo Pais 1985 per la ginnastica medica.
La camera ardente è allestita alla casa funeraria Pianacce, in via Maestri del Lavoro, a Silvi Marina. I funerali sono in programma domani, alle ore 10, nella chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario, in via Cavour, a Pescara.
La salma riposerà poi al cimitero di Loreto Aprutino. Colantonio lascia la moglie Teresa, i figli Luca e Giuseppe, le nuore Tetta ed Elettra e il nipote Jacopo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA