Montesilvano

Affittava la casa non sua, spuntano altri casi

23 Settembre 2025

Dopo la denuncia della famiglia che ha pagato la caparra per niente, sui social emergono i precedenti messi a segno con la stessa modalità e riconducibili all’uomo attualmente ricercato dai carabinieri

MONTESILVANO. Il truffatore che nei giorni scorsi ha finto di affittare una casa non sua, per intascare i soldi della caparra e poi sparire nel nulla, sembra non essere l’unico ad agire con questa modalità. Dopo la denuncia della famiglia che si è ritrovata con un pugno di mosche dopo aver versato 2.800 euro, altri episodi stanno spuntando fuori in queste ore da parte di chi è caduto nella trappola o di chi ha evitato per un soffio di caderci. Proprio grazie alla condivisione della storia della donna truffata, che ha raccontato la sua spiacevole avventura sulle pagine del Centro domenica, infatti, sono diversi i commenti sui social che si stanno susseguendo in queste ore. In alcuni casi si tratta di storie datate, con truffatori che sono stati assicurati alla giustizia, in altri non si sa se la persona sia la stessa che ha già messo in atto la truffa ai danni della famiglia che dopo aver visto la casa si è ritrovata senza casa e con un conto più leggero.

«Subii la stessa cosa a Pescara 6 anni fa, il tipo fece lo stesso raggiro a me e altri dieci, è stato preso e arrestato ma dei soldi neanche l’ombra», commenta una donna, spiegando che all’epoca si era trattato di un uomo pugliese che sarebbe tuttora in carcere. E ancora: «Io anche, firmato contratto, dato caparra, il giorno di entrare la signora dice non affitto più senza rimborso di caparra», aggiunge un’altra utente. C’è poi chi è riuscito a scamparla: «A me per una stanza, era un sabato, “può farmi 250 euro di bonifico, poi lunedì alla firma del contratto pagherà il resto” (propose il truffatore, ndr). Sta ancora aspettando».

Fra i commenti, anche diversi quelli di chi accusa le vittime di essere state ingenue: «Capisco la fiducia e l'ingenuità, ma se ci si fosse rivolti a un'agenzia questo non sarebbe successo». E il pensiero va anche al proprietario dell’appartamento, che si è trovato con uno sconosciuto (il truffatore) in possesso delle chiavi del suo appartamento, dopo averlo messo in affitto su Booking. «Comunque mi stupisce che il vero proprietario», sottolinea un uomo, «non si sia organizzato in modo da evitare il pericolo di clienti che duplicano le chiavi: io ho avuto per qualche anno un b&b e avevo fatto montare al portone d'ingresso una serratura con chiavi non duplicabili. Mi pare il minimo». Intanto proseguono le ricerche del responsabile della truffa sulle cui tracce sono le forze dell’ordine.

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