Affitti, contratti scaduti da anni

L’inerzia del Comune sui canoni dei locali a prezzi stracciati.

PESCARA. Affitti a prezzi stracciati, immobili non censiti, contratti di locazione scaduti da anni. La gestione del patrimonio comunale assomiglia sempre più a una giungla. Domenica scorsa, il Centro ha pubblicato la lista di associazioni e aziende a cui sono stati assegnati locali, depositi e terreni dell’ente a canoni irrisori. Ora, è emersa un’altra novità. Ci sono decine di «inquilini» del Comune che continuano a beneficiare delle locazioni privilegiate - spettanti per legge solo alle associazioni no profit - nonostante che la loro concessione sia scaduta da tempo. Non possono essere nemmeno sfrattati. Il motivo? I contratti restano bloccati fino a quando l’ente non riuscirà a far ripartire il bando, bloccato dai ricorsi, per l’assegnazione degli immobili alle associazioni che ne hanno fatto richiesta. Insomma, un caos che l’attuale amministrazione ha ereditato da quelle precedenti. Ieri, il consigliere di Rifondazione Maurizio Acerbo (nella foto) ha parlato di gestione scandalosa del patrimonio del Comune, perché nel calderone delle assegnazioni non ci sono solo associazioni no profit.

CONTRATTI SCADUTI. Nel tabulato in cui sono indicati gli immobili comunali, i locatari, i canoni ribassati applicati dall’ente, in contrapposizione a quelli fissati dal mercato, figurano anche i nomi degli affittuari che continuano a godere dei beni del Comune, nonostante che il loro contratto sia scaduto da tempo. L’elenco è lungo. Il Banco alimentare, ad esempio, ha un locale in via Saffi e paga 846 euro all’anno di affitto, a fronte di un canone fissato dal mercato di 8.460 euro. Il suo contratto è scaduto da 5 anni e mezzo. Più eclatante il caso dell’associazione Radioamatori che occupa un locale in via delle Fornaci a 1.711 euro all’anno. Ma la sua concessione è scaduta da 8 anni e mezzo. Scadute anche le concessioni della Misericordia, di Percorsi, del bar del Comune e persino dell’Enel.

BANDO BLOCCATO. Ecco la norma del regolamento sulla concessione degli immobili alle associazioni, approvato nel 2007, che vieta i rinnovi dei contratti e gli sfratti: «Tutte le convenzioni scadute o in scadenza alla data di pubblicazione dell’avviso pubblico, sono prorogate fino alla data di scadenza di tale pubblicazione». Il bando, però, è bloccato da un anno per i ricorsi presentati da alcune associazioni, che hanno contestato l’aggiudicazione fatta dalla precedente amministrazione.

ACERBO ACCUSA. Su questa vicenda pesa anche la denuncia di Acerbo: «Per anni il Comune è stato privo di un censimento dei propri immobili. Le assegnazioni venivano fatte dai sindaci alle associazioni e ad altri soggetti in maniera più o meno arbitraria, senza regole e senza trasparenza». «Abbiamo fatto un censimento e poi un regolamento», ha concluso il consigliere, «si sarebbe trattato di un fatto storico, perché per la prima volta si procedeva in questo settore in maniera trasparente. Ma, purtroppo, la precedente amministrazione non ha mai proceduto all’assegnazione vanificando il lavoro svolto dal sottoscritto e dall’ex consigliere Davide Pace».