AirOne, otto operai licenziati protestano sul tetto dell'aeroporto

Da questa mattina 8 si trovano sul tetto della struttura che la Saga utilizza per il rimessaggio dei propri mezzi e sono decisi a rimanerci fino a quando il governatore Chiodi non darà loro l’impegno di farsi carico del loro licenziamento, deciso dall’Alitalia

PESCARA. Sono saliti sul tetto di uno dei capannoni dell’Aeroporto d’Abruzzo e minacciano di non scendere fino a quando non avranno rassicurazioni dal presidente della Regione Gianni Chiodi. Sono otto gli operai dell’AirOne Technic che da questa mattina alle 8 si trovano sul tetto della struttura che la Saga (la società che gestisce lo scalo) utilizza per il rimessaggio dei propri mezzi e sono decisi a rimanerci fino a quando il governatore Chiodi non darà loro l’impegno di farsi carico del loro licenziamento, deciso in maniera irrevocabile dall’Alitalia.

Tutti gli altri sono in sciopero davanti all’ingresso dell’aeroporto e pronti all’assemblea permanente. Intorno alle 12:30 sono giunti sul posto il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa e quello della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, da sempre vicini alla vicenda, che hanno promesso ai lavoratori un incontro, previsto per domani, con il presidente Chiodi in Regione.

Parteciperanno anche il sindaco di San Giovanni Teatino, Verino Cardarelli e i rappresentanti sindacali degli operai dell’AirOne Technic. Parliamo di circa settanta lavoratori che, a due passi dall’aeroporto, si occupano della manutenzione dei velivoli del gruppo Alitalia – AirOne, un vero e proprio polo di eccellenza per il settore. Se la situazione rimarrà tale, dal 1 aprile prossimo scatterà la cassa integrazione per tutti con la chiusura totale del centro. Ipotesi che sperano possa essere evitata.