Albero crolla su due bimbi nel parco del Lavino, le mamme in lacrime: «Giocavano nell’area picnic, di colpo lo scricchiolìo e il botto»

Ora che la tragedia è stata scampata, il rischio appare in tutta la sua enormità, tanto da indurre le famiglie ad affidarsi a un legale
SCAFA. Due bambini di cinque anni e mezzo che giocano nel parco del Lavino, sotto gli occhi vigili delle mamme. E all’improvviso un albero che gli crolla addosso. È successo domenica scorsa, intorno alle 14.30, nel parco di Scafa famoso per le sue acque turchesi dalle proprietà sulfuree. In una manciata di secondi le due donne, entrambe residenti a Pescara, hanno creduto di perdere tutto. Lo racconta Stefania tra le lacrime, lo ripete Giovanna, ancora stravolta per quello che poteva succedere «e che per fortuna non è successo».
E ora che la tragedia è stata scampata, il rischio appare in tutta la sua enormità, tanto da indurre le famiglie dei due bambini ad affidarsi a un legale. La pratica è stata affidata all’avvocato Paolo Sardini, che sull’episodio presenterà una denuncia querela per lesioni colpose e relativa richiesta di risarcimento danni. «Una cosa del genere non può succedere e non deve mai più succedere», ripetono le due mamme, «i nostri figli sono dei miracolati. Il caso ha voluto che ci fosse un muretto a evitare il crollo diretto dell’albero a terra. Ma comunque anche così hanno riportato graffi ed escoriazioni, e uno shock che si portano ancora dietro».
In particolare uno dei due, il bimbo colpito dalla parte superiore dell’albero, quando è stato tirato fuori dalla madre, sanguinava dal naso e dalla bocca. «In ogni caso era vivo, e questa è stata la cosa importante. Poi ho visto», riferisce la madre, «che aveva un labbro spaccato, sanguinava dal naso, dei graffi sulla fronte e sotto l’ascella. Ed era stato punto dai calabroni, almeno cinque punture in tutto il corpo. È intervenuta l’ambulanza, sono arrivati anche i carabinieri e i vigili del fuoco. I calabroni usciti dal nido che stava su quell’albero hanno punto anche me, che per fortuna avevo il cortisone dietro, per un problema analogo avuto quest’estate. Non so chi ci ha salvato».
Se lo chiede anche l’altra mamma, ancora stravolta mentre racconta quegli attimi. «Avevamo da poco finito di fare il picnic, io e Giovanna ci eravamo organizzate per regalare ai bambini una giornata diversa. Siamo di Pescara, era domenica, e abbiamo deciso di raggiungere il Lavino. Abbiamo fatto prima un giro del parco, ma già lì ci eravamo rese conto che insomma, il percorso era abbastanza disagevole. Comunque poi siamo andate nell’area picnic, abbiamo steso la coperta a terra, abbiamo fatto mangiare i bambini, cose normali. Loro stavano a un passo da noi, stavano giocando quando abbiamo sentito uno scricchiolio, il tempo di alzare lo sguardo e “bum” il crollo, con i bambini lì sotto».
Piange Stefania, che racconta ancora: «Un attimo avevamo i bambini davanti agli occhi e l’attimo dopo sono spariti. In quegli istanti ho creduto di non rivedere più mio figlio, oppure di tirarlo da lì sotto in chissà quali condizioni, invece no, per fortuna qualcuno li ha protetti, ma non auguro a nessuno quello che abbiamo vissuto. Un signore che era lì vicino in piedi è scattato e ha tirato fuori mio figlio, che ripeteva “mamma l’albero l’albero, tremava, piangeva, era spaventatissimo, ma per me la cosa più bella di tutte era che parlava. Ripetevo “è sano, sano”, e intanto ho visto anche Stefania con suo figlio, era stato punto dai calabroni, sanguinava, ma era salvo anche lui. Poi sono arrivati tutti, i bambini sono stati medicati sul posto, ci sono i referti. È arrivato anche il sindaco. Ma da quello che abbiamo capito dopo, era già noto che quel parco era lasciato un po’ in abbandono».
A denunciarlo era stato nelle settimane scorse il coordinatore cittadino della Lega Nicola Misceo, con foto allegate che proprio il Centro ha pubblicato l’11 settembre: «Incuria e abbandono, servono interventi immediati per tutelare l’area di pregio». E domenica è crollato un albero sopra due bambini.
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