Alessandrini, il Pd apre alle alleanze

Gli auguri di Albore Mascia allo sfidante per la corsa a sindaco.

PESCARA. La direzione dell’Unione comunale del Pd si riunirà oggi per ufficializzare la candidatura a sindaco di Marco Alessandrini, dopo la consultazione dei circa 80 delegati che erano stati chiamati a dire la loro nei giorni scorsi. Circa il 65% avrebbe espresso il proprio gradimento per il giovane assessore della giunta D’Alfonso, gli altri avevano optato per l’«esperienza» indicando il nome dell’attuale manager della Asl dell’Aquila, Roberto Marzetti. Ma ormai i giochi sembrano fatti. Oggi si riunirà la direzione cittadina del Pd per chiudere la partita.

Il coordinatore dell’Unione comunale del Pd, Gianluca Fusilli, parla di «proposta unitaria sul nome di Marco». Chi ha sostenuto la candidatura di Marzetti ricorda invece che comunque vada un problema si pone in un partito «spaccato a metà». Lo stesso Marzetti, dopo avere smentito l’ipotesi di un suo interessamento alla carica di Direttore generale del Comune («Io il direttore generale lo faccio già»), lancia un messaggio tutt’altro che distensivo: «Chi ha sostenuto la mia candidatura concorda sulla necessità dell’azione amministrativa della precedente giunta, ma in una sostanziale discontinuità del metodo e della prassi politica, questo è il problema di fondo».

Domani il Pd tornerà ad incontrarsi con l’Italia dei Valori per cercare una «identità programmatica» in vista del voto. «Ho chiesto un incontro con Sinistra democratica», spiega Fusilli, «anche con i socialisti è possibile giungere ad una sintesi. Per essere chiari», continua il segretario cittadino del Pd, «noi siamo aperti a tutte le possibili alleanze, sta fuori solo chi ci vuole stare». Intanto il candidato sindaco del Pdl Luigi Albore Mascia tesse le lodi del suo sfidante: «Quella di Marco è un’ottima candidatura, una persona seria, in gamba. Gli auguro di fare una buona campagna elettorale ma di non andare oltre», scherza Albore Mascia che svela un altro siparietto circa il rapporto tra i due giovani avvocati: «Oggi ho chiamato Marco per ricordargli che ho vinto un pranzo di pesce.

Tre mesi fa gli dissi che sarebbe stato lui il candidato sindaco del centrosinistra, avevamo fatto una scommessa». Poi si lascia andara ad un’altra emozione dell’infanzia: «Mio padre faceva l’avvocato, ricordo che un giorno diede un passaggio in macchina al papà di Marco, io ero un bambino». Ma esauriti i ricordi l’esponente del Pdl torna all’«avversario» politico cercando di marcare subito una differenza: «Mi sento politicamente una sorta di “fratello maggiore” di Alessandrini per quegli anni in più di esperienza maturata nell’amministrazione della città, sia come esponente di maggioranza che di opposizione, sicuramente avremo modo di dibattere sul futuro che attende il nostro territorio». Lo sfidante ironizza così: «Spero che Luigi vinca solo la scommessa».