Ambulanza senza revisione Maxi multa per l’ex autista 

L’uomo era stato contravvenzionato nel 2013 dalla municipale di Spoltore Ora l’Agenzia delle entrate gli chiede 1.300 euro: la ditta non ha mai pagato

PESCARA. Era il 2013. All’epoca lavorava come autista di ambulanze per una società che si occupa del trasporto di pazienti. E nel mese di aprile è stato fermato alla guida di uno di quei mezzi dagli agenti della polizia municipale di Spoltore ed è stato contravvenzionato. In quei minuti ha scoperto, con sua grande sorpresa, che l’ambulanza circolava pur avendo la revisione scaduta e senza copertura assicurativa. È passato tanto tempo da allora. La vita di quest’uomo è cambiata, ed è cambiato il lavoro. Ma quell’episodio ha lasciato uno strascico pesantissimo. Nei giorni scorsi ha ricevuto a casa una comunicazione dell’Agenzia delle entrate che gli chiede di versare, per quella contravvenzione, ben 1269,90 euro. L’uomo, che non crede ai suoi occhi, si è subito rivolto ad un avvocato per capire come muoversi e ha cercato di ricostruire l’accaduto con la collaborazione della polizia municipale di Spoltore che, all’epoca, aveva sottoposto il mezzo a sequestro amministrativo.
L’uomo non si capacita per l’epilogo della vicenda, che ritiene assurdo, oltre che ingiusto. Ha sempre creduto che quella multa fosse stata pagata dal titolare della società. O meglio: all’epoca era stato rassicurato e gli era stato detto che sarebbe stato versato il dovuto. Ma ora ha saputo che le cose sono andate diversamente e con il passare degli anni l’importo è via via lievitato, passando da 336 euro del 2013 a 1269,90 euro di oggi. «La somma da pagare», spiega, «riguarda solo la mancata revisione mentre per quanto riguarda la contravvenzione relativa all’assicurazione ho saputo che il pagamento è avvenuto all’epoca da parte della società, forse per consentire al mezzo di tornare su strada. L’altra parte di multa, quella che riguarda la revisione, non è mai stata pagata. E ora toccherà a me, nonostante fossi soltanto un autista».
Sono tante le riflessioni di quest’uomo, che ora intende avviare le azioni legali per opporsi alla maxi richiesta di pagamento o rivalersi nei confronti di chi, a suo dire, avrebbe dovuto pagare subito, nel 2013, evitando di far ricadere il debito spropositato sulle spalle dell’ex autista. «Forse avrei dovuto controllare che fosse tutto a posto, cioè chiedere di vedere con i miei occhi tagliando e libretto di circolazione», dice rigirando il bollettino tra le mani. «Non l’ho fatto perché mi è sempre stato assicurato che non c’erano problemi di alcun genere. Mi chiedo, però, chi dovrebbe occuparsi delle verifiche su questi mezzi, visto che l’autorizzazione al trasporto viene rilasciata dalla Regione e inizialmente è il 118 a controllare libretti e assicurazione. A chi sono demandati gli accertamenti sulla permanenza dei requisiti? E i trasportati, che garanzie hanno?».
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