Ancora paura in mare a Pescara: salvati due ragazzini trascinati dalle correnti

Evitata la tragedia grazie al pronto intervento degli assistenti bagnanti Maksym Galytskiy e Agnese Miseri (foto), in servizio presso la concessione balneare La Perla Rosa. Un minore era già oltre gli scogli
PESCARA. Due ragazzini sono stati salvati in mare, erano stati trascinati al largo dalle correnti: uno era rimasto intrappolato tra le scogliere, in balìa delle onde, l’altro era stato spinto oltre le scogliere.
Ad intervenire in loro soccorso sono state due assistenti bagnanti della Lifeguard, Maksym Galytskiy e Agnese Miseri, in servizio presso la concessione balneare La Perla Rosa di Pescara. L’allarme alle 13,15 di ieri, quando nonostante il mare agitato e i richiami iniziali con i fischietti da parte dei bagnini, i due minorenni hanno continuato ad allontanarsi dalla riva. Mentre l’assistente bagnante Agnese Miseri stava già raggiungendoli con il pattino di salvataggio, una forte corrente di ritorno li ha trascinati ulteriormente verso il largo, fino a portarne uno oltre la scogliera frangiflutto e l’altro intrappolato tra le scogliere, in balìa delle onde. L’assistente bagnante è riuscita a raggiungerli e, nonostante le difficoltà del mare agitato, ha fatto salire entrambi i giovani sul pattino, mettendoli in sicurezza.
Poco dopo è intervenuto anche il collega Maksym Galytskiy, che ha prestato supporto e scortato la collega durante il rientro verso riva. Lifeguard sottolinea come l’intervento sia stato complesso: le onde ostacolavano la manovra e rendevano difficile mantenere la stabilità del mezzo, ma i due assistenti bagnanti hanno portato a termine l’operazione, riuscendo a riportare tutti a terra.
I ragazzi, visibilmente scossi ma illesi, hanno ringraziato per essere stati tratti in salvo. Non si è reso necessario l’intervento dei sanitari. Il titolare dello stabilimento La Perla Rosa si è complimentato con il personale per la prontezza e l’efficacia dimostrata. La Lifeguard ricorda come in questi tratti di costa pescarese, le correnti possano improvvisamente cambiare direzione e intensità, trascinando i bagnanti al largo e rendendo difficoltoso il ritorno a riva.
L’episodio fa tornare in mente quanto avvenuto a Fatime, la 12enne che il 24 luglio non ce l’ha fatta a risalire a galla malgrado gli amici l’avessero subito cercata e, quando i soccorritori l’hanno trovata, respirasse ancora (è deceduta successivamente in ospedale). «Quanto avvenuto ieri», conclude la nota Lifeguard, «conferma ancora una volta quanto la vigilanza e la rapidità di intervento siano fondamentali per la sicurezza».