Antenne in mare, sì del ministero

All'università dell'Aquila il progetto di delocalizzazione dei 58 ripetitori

PESCARA. L'atteso faccia a faccia con il ministro Paolo Romani non c'è stato. La nutrita delegazione pescarese, con in testa il sindaco Luigi Albore Mascia, ha dovuto ripiegare sull'avvocato Selli, a capo della segreteria. L'ipotesi di portare in mare i 58 ripetitori che insistono sulla collina di San Silvestro, sarà al centro di un incontro tecnico fissato all'inizio di giugno.

Parteciperanno gli esperti dell'università dell'Aquila, alla quale è affidato un progetto di primo livello. Dopo il vertice di ieri pomeriggio al chiuso delle stanze romane, le tappe del lungo iter per la delocalizzazione delle antenne riprenderanno il 7 giugno prossimo alle 17,30 alla fondazione Bordoni. E' in questa data, infatti, che si terrà una riunione strettamente tecnica tra i delegati del ministero dello Sviluppo economico, i tecnici della Regione Abruzzo e i progettisti della facoltà di Ingegneria dell'Aquila che hanno redatto il piano per lo spostamento degli impianti di radio e tv su una piattaforma offshore al largo della costa pescarese. Le rassicurazioni sul trasferimento in mare, arrivate nel corso della riunione durata oltre due ore e mezza, convincono i rappresentanti del comitato antiantenne di San Silvestro a proseguire sulla stessa linea tracciata dalla classe dirigente abruzzese e a revocare lo sciopero della fame in atto da lunedì scorso. «Vogliamo dimostrare la nostra fiducia nei confronti del sindaco Mascia e dei leader della giunta regionale», spiegano Mariano D'Andrea ed Ennio Salle, raggiunti telefonicamente al termine dell'incontro nella capitale.

Sul processo di spostamento in mare pesano due diverse incognite: i tempi di attuazione da un lato e la presenza del sito di San Silvestro nel piano nazionale di assegnazione delle frequenze dall'altro. Su quest'ultimo punto interviene il primo cittadino, che sbandiera un altro importante risultato raggiunto nel corso del vertice romano: «Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro formale con l'Authority», dice Mascia, «che si svolgerà prima di definire il piano delle frequenze e prima che l'Agcom interpelli la Regione Abruzzo. Grazie all'intervento del ministero per lo Sviluppo economico sarà fissato, entro il 15 giugno, una riunione tra il Comune di Pescara, la Regione Abruzzo, il ministero per lo Sviluppo economico e l'Authority».

L'organo collegiale che vigila sull'indipendenza e sull'autonomia nelle comunicazioni sarà rappresentato dal direttore generale Roberto Viola o dall'ingegnere Vincenzo Lo Bianco. «Chiederemo l'esclusione di San Silvestro dall'assegnazione del piano», annuncia il sindaco, «oppure, in seconda istanza, la definizione della temporaneità dell'assegnazione. L'auspicio è di poter avere in quella sede anche il presidente della Regione Gianni Chiodi, la cui autorevole partecipazione rappresenterà un ulteriore punto di forza per il percorso intrapreso». Al tavolo tecnico di ieri pomeriggio hanno preso parte anche il professore Graziosi dell'università dell'Aquila, che ha realizzato il progetto di delocalizzazione delle antenne, Antonio Sorgi, dirigente della Regione, gli assessori comunali al Patrimonio Eugenio Seccia e all'Ambiente Isabella Del Trecco, il capo di gabinetto del Comune Marco Molisani e la consigliera regionale Pdl Alessandra Petri.

Per la prima volta, erano presenti anche due leader del comitato di lotta di San Silvestro, D'Andrea e Salle, che assieme ai loro concittadini si battono da circa vent'anni per ottenere il trasferimento dei ripetitori.

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