Anziani truffati e derubati in casa Arrivano le condanne per 4 rom 

Si spacciavano per tecnici Aca, del gas o per carabinieri: pena complessiva, 13 anni con rito abbreviato Furti messi a segno a Pescara e provincia: oltre a soldi e oro, prendevano anche i bancomat dei pensionati

PESCARA. Quattro rom, che facevano parte di un gruppetto di sei persone ritenute responsabili di una serie di furti messi a segno nel 2021 a Pescara e provincia nelle case per lo più di anziani, sono finiti davanti al gup Fabrizio Cingolani che, con il rito abbreviato, li ha condannati tutti e quattro per furto in abitazioni, ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito.
Quattro anni e otto mesi per Umberto Bevilacqua; tre anni e quattro mesi per Santo Spinelli; tre anni e sei mesi per Gradito Spinelli; un anno e sei mesi per Rocco Bevilacqua.
ARRESTATI A GIUGNO 2022 Gli stessi, a giugno dello scorso anno, erano stati destinatari di una misura cautelare firmata dall’allora gip Antonella Di Carlo che li aveva spediti tutti in carcere, compresi altri due rom che però non figurano nel procedimento appena concluso davanti al gup. Approfittando dell’età delle vittime, del fatto che in quel momento si trovavano sole in casa, spacciandosi per tecnici dell’Aca o del gas, ma anche per carabinieri, entravano nelle loro abitazioni e, con grande abilità, riuscivano a portar via oggetti d’oro, soldi e addirittura, in un caso, un intero baule. Oltre naturalmente ai bancomat che le vittime custodivano insieme al numero di pin, per i prelievi.
FALSI TECNICI ACA Nell’ottobre del 2021, facendo credere di essere tecnici dell’Aca, uno di loro si introdusse in casa di una signora di 94 anni a Manoppello. L’anziana, sentendo dei rumori, andò nella stanza da letto e si ritrovò di fronte un uomo che le disse subito di dover effettuare dei controlli alle tubature dell’acqua, e di non bere, perché l’acqua era avvelenata.
Poi chiacchierò un po’ con lei, finse di uscire per attendere l’ingegnere per effettuare i controlli e quando il secondo uomo arrivò convinse l’anziana a scendere nella cantina con lui, mentre altri due complici facevano sparire un baule di roba che la donna aveva chiuso con il lucchetto: episodio che i pm titolari del fascicolo (i sostituti Anna Benigni e Luca Sciarretta), contestarono a Umberto Bevilacqua e Gradito Spinelli. Poi, una volta via, come accadeva sempre, c’era la tappa obbligata davanti al primo sportello bancomat per effettuare qualche prelievo con il pin sottratto insieme alla carta alle povere anziane vittime.
FALSI TECNICI DEL GAS Stessa tecnica usata in un’altra occasione nei confronti di un uomo di una certa età, davanti al quale si presentarono in due, spacciandosi di tecnici del gas. «Dobbiamo controllare tutti i termosifoni», dissero. A quel punto, uno rimase con il padrone di casa al piano di sotto, l’altro salì al piano superiore. Poi andarono via senza fare altro, ma la vittima si rese conto poi, e con troppo ritardo, della sparizione del bancomat con il quale i malviventi avevano fatto acquisti di tutti i tipi: di abbigliamento sportivo, alimentare, pompa di benzina, negozio di giocattoli, acquisti per oltre 1.100 euro.
DALL’AMMINISTRATORE Un altro colpo, questa volta non ai danni di un anziano, avvenne nella centralissima via Trilussa, nello studio di un amministratore di condominio. I ladri si introdussero nel suo studio e fecero appena in tempo a portar via la borsa del malcapitato nella quale erano custoditi il cellulare, 20 euro e le chiave di uno scooter. Ma la vittima prontamente chiamò gli investigatori e fece acquisire le immagini delle telecamere del condominio che avevano ritratto il responsabile del furto, nello specifico Santo Spinelli.
©RIPRODUZIONE RISERVATA