Appello alla Bonino per il pescarese arrestato in Venezuela

Inziativa del consigliere regionale abruzzese di Forza Italia, Ricardo Chiavaroli, per chiedere la liberazione di Giuseppe Di Fabio, originario di Corvara, arrestato lo scorso 2 febbraio per le proteste nel paese sudamericano

PESCARA. - Il consigliere regionale abruzzese di Forza Italia, Ricardo Chiavaroli, sollecitato dalla comunità italo-venezuelana, ha rivolto stamani un appello al ministro degli Esteri Emma Bonino affinchè, «pur nella riservatezza diplomatica utile in simili casi, si abbiamo notizie di Giuseppe Di Fabio e si possa al più presto procedere alla sua liberazione». Di Fabio, originario di Corvara ( Pescara), era stato arrestato lo scorso 2 febbraio, accusato di aver partecipato alle proteste di fronte all’hotel Venetur, dove alloggiava la squadra cubana di baseball che partecipava alla “Serie del Caribe”.

Ventitrè anni, il giovane è consigliere a Maneiro, isola di Margarita. Militante del partito di opposizione a quello chavista del presidente Nicolas Maduro, viene accusato dal procuratore Erarthy Salazar di associazione per delinquere, istigazione alla violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La sorella di Giuseppe Di Fabio, che vive a Castiglione a Casauria ( Pescara), Rosalia Isabel, sostiene che il fratello il giorno dell’arresto si trovava a caccia nel continente. Il 13 febbraio anch’ella aveva lanciato un appello sia alla Bonino che al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mentre il giorno successivo la deputata del Pd Vittoria D’Incecco, aveva sollecitato l’intervento del governo italiano.

Secondo Chiavaroli «in Venezuela continua in queste ore la mobilitazione pacifica e popolare contro il governo Maduro per chiedere maggiore libertà e democrazia. Sulla vicenda di Giuseppe Di Fabio e sulla sua situazione di detenzione, però, non si hanno più notizie e ciò - conclude Chiavaroli - crea grande preoccupazione per i suoi familiari che sono sia in Abruzzo che in Venezuela».

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