Area di risulta, c’è la data: sarà pronta entro il 2025 

Un mega parco, 2.500 posti auto e perfino una pista da sci: lunedì in Consiglio

PESCARA. Un parco centrale da 66 mila metri quadrati con chioschi di servizio; una serra geodetica bioclimatica; fontane artistiche; un nuovo terminal bus pienamente intermodale; una torre commerciale e residenziale; un corridoio ecologico; parcheggi a silos e interrati con una dotazione complessiva di circa 2.500 posti auto.
Sui tetti una pista da sci e snowboard, ispirata al modello Copenaghen, e spazi per i droni. Comincia da questi elementi la mutazione radicale dell’area di risulta di Pescara. Ieri mattina il sindaco Carlo Masci, affiancato dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, la giunta quasi al completo (assenti giustificati gli assessori Luigi Albore Mascia e Alfredo Cremonese) e i consiglieri di maggioranza, ha presentato ufficialmente le linee guida che detteranno il cammino della riqualificazione del cuore centrale di Pescara, entro il 2025. In collegamento video il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.
I TEMPI. Dopo l’approvazione in giunta della delibera contenente gli elaborati tecnici del progetto di riqualificazione, lunedì prossimo, alle 10, il Consiglio comunale si riunirà per approvare le ultime modifiche al documento unico di programmazione. «Nei successivi 7-10 giorni», ha annunciato il primo cittadino, «sarà pubblicato il bando che resterà aperto per 5 mesi. Entro la fine del 2021 sarà individuato il soggetto che realizzerà l’opera, che poi avrà un anno di tempo per redigere il progetto esecutivo, ed eseguire la caratterizzazione del terreno e tutti gli atti prodromici all'inizio dei lavori. Realisticamente il cantiere partirà alla fine 2022 e avrà una durata di tre anni».
IL PROGETTO. In vista dell’affidamento delle opere, l’amministrazione ha definito una serie di caratteristiche che dovranno indirizzare il mutamento dei 13 ettari. «Abbiamo voluto fornire dei riferimenti per i soggetti che parteciperanno alla gara», ha chiarito Masci. «Questo intervento cambierà il volto della città e noi volevamo dare delle indicazioni chiare su come immaginiamo la Pescara del futuro. Ad esempio abbiamo aumentato i posti auto a circa 2.500, tra box e stalli a rotazione, un numero sufficiente per dare la giusta risposta al centro commerciale naturale. Abbiamo pensato a una viabilità innovativa con il collegamento interrato tra via De Gasperi e la rotatoria di via Michelangelo».
DUE SILOS. Tra i punti fermi dell’opera, due silos. Quello a nord, prevede una struttura a parcheggio multipiano. Nello spunto progettuale si ipotizza «un edificio a forte caratterizzazione architettonica con una sorta di collina verde con coperture digradanti a tetto giardino». Sopra è prevista una pista da sci e snowboard, su manto sintetico e con un sistema di risalita tramite tapis roulant. A sud verrà realizzata un’altra struttura multipiano, ad andamento curvilineo e collegamenti verticali esterni che permettano la vista panoramica sul parco. La piastra di base dovrà avere una vocazione commerciale. Poi ci saranno una cupola geodetica a destinazione botanica, il grande parco e una torre residenziale. «L'acqua sarà un elemento centrale, con molte fontane artistiche», ha continuato il sindaco «e tutti gli edifici saranno strutture di pregio architettonico. Infine il terminal bus garantirà un’intermodalità efficiente». «Abbiamo introdotto modifiche migliorative», ha evidenziato il presidente Antonelli, «e con l'approvazione del Dup lunedì in Consiglio chiudiamo un percorso amministrativo cominciato lo scorso luglio. L’auspicio è che il sistema delle imprese sappia rispondere a una sfida della città che è di tutta la regione».
56 MILIONI. L’investimento complessivo per la riqualificazione è di 56 milioni di euro, con la Regione che ha innalzato il finanziamento da 12 milioni di euro, previsti dalla precedente giunta agli attuali 15milioni 900mila. «È una giornata storica», ha commentato Sospiri, «attesa dal 2002, quando l’amministrazione del sindaco Carlo Pace e l’onorevole Nino Sospiri, all’epoca sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, riuscirono ad acquisire quei 13 ettari dismessi dalle Ferrovie. La riqualificazione delle aree di risulta scriverà in qualche modo il futuro della città di Pescara che è la locomotiva economica dell’Abruzzo, perché gli attrattori culturali, turistici, economici che verranno realizzati hanno e avranno una rilevanza nazionale e transnazionale». «L'approvazione degli elaborati tecnici proietta la città come sostenibile, bella e con respiro europeo», ha concluso Vincenzo D'Incecco, capogruppo della Lega in Consiglio comunale e in Regione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA