Area di risulta, lavori conclusi tra due anni

Alessandrini pronto ad avviare il progetto di riqualificazione, ma è polemica sui palazzi da costruire

PESCARA. L'avveniristico progetto di riqualificazione degli 11 ettari delle aree di risulta della vecchia stazione centrale sarà ultimato entro la fine del mandato amministrativo del sindaco Marco Alessandrini. Il bando pubblico che invece porterà all'affidamento ventennale delle strutture a un privato, in cambio di un investimento di 31 milioni di euro (somma che si aggiunge ai 12 milioni di euro previsti nel masterplan della Regione, facendo lievitare la spesa complessiva a 43 milioni di euro), sarà ultimato nei prossimi 7-8 mesi.

In base allo studio di fattibilità economica realizzato dalla società Sinloc di Padova, nell’area troveranno posto un parco pubblico di 9.000 metri quadrati, 1.250 metri quadrati destinati ad abitazioni e a nord, di fronte al Bingo in via Michelangelo, 5.000 metri quadrati di commerciale, cioè una galleria di negozi, e tre aree parcheggio (una interrata e due a silos a nord e a sud) per un totale di 1950 posti a fronte dei 2.030 disponibili oggi. Scompare, invece, l'ipotesi del teatro sollevando le polemiche del coordinatore di Forza Italia Guido Cerolini che ha parlato di «scelta assurda e inconcepibile che ha tagliato fuori una fetta importante della nostra economia».

La riqualificazione delle aree di risulta si inserisce in un programma più ampio che in vista del 2027, anno in cui la città festeggia i suoi primi 100 anni di vita, porterà alla definizione delle strategie urbane per la città del futuro. Il percorso, ha assicurato il sindaco Alessandrini, sarà «condiviso con la cittadinanza». Di qui la scelta di lanciare l'hashtag #versoPescara2027 e il sito Internet http://versopescara2027.comune.pescara.it/ su cui saranno caricati i documenti e le immagini e dove i cittadini potranno inviare idee e suggerimenti.

Il primo incontro, con i soggetti portatori di interesse, è stato fissato il 16 giugno, mentre il 23 la maggioranza ne parlerà con tutta la città. «Un'area di 11 ettari a ridosso del centro commerciale naturale», ha specificato Ivano Martelli (Sel), «non può e non deve essere e rimanere un parcheggio: deve contenere funzioni vitali e strategiche. È il momento di agire, idee e fondi pubblici a disposizione sono un treno atteso da quasi trent’anni che non ripasserà».

Critiche, in particolare sulla scelta della porzione residenziale, sono state espresse da Maurizio Acerbo, ex consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunista: «Anche in campo urbanistico l'attuale giunta mi sembra muoversi su una scia di rottura con la migliore storia della sinistra e dell'ambientalismo di questa città. Ci voleva una giunta Pd-Sel per spiegarci che la sistemazione dell'area di risulta consiste nel costruire condomini. Il progetto proposto dal sindaco è in contrasto con il Prg».

Ylenia Gifuni

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