Area di risulta, non ci sarà la biblioteca

La giunta Mascia prevede invece una torre direzionale e parcheggi a silos
PESCARA. Nell'area di risulta sorgeranno il teatro, i parcheggi, il terminal bus, un centro direzionale con uffici e negozi, ma non la biblioteca - mediateca per mancanza di denaro. Torna d'attualità la destinazione d'uso e la riqualificazione di una delle aree strategiche della città, dopo l'intervento di ieri mattina dell'assessore all'Urbanistica Marcello Antonelli, delegato dal sindaco Albore Mascia a occuparsi della questione, ascoltato in audizione dalla commissione Mobilità e Grandi infrastrutture presieduta da Adele Caroli che aveva questo come unico argomento all'ordine del giorno.
Antonelli ha spiegato che entro novembre la giunta comunale affiderà a una società di professionisti lo studio di fattibilità urbanistica ed economico - finanziaria per la riqualificazione complessiva dell'area e ha motivato la decisione di non realizzare più la biblioteca - mediateca a causa del venir meno delle condizioni finanziarie fittizie sulle quali si era basato il progetto. Parliamo del contributo di tre milioni di euro imputati alla Provincia e mai erogati e i cinque milioni del Comune derivanti da un piano delle alienazioni del patrimonio rimasto però sulla carta. In sostanza in cassa sarebbe rimasto solo un milione e 600 mila euro del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), troppo poco per portare a termine il progetto da 9 milioni di euro.
Motivata invece dalla bancabilità e dalla sostenibilità finanziaria del progetto la scelta di non escludere la possibilità di costruire un centro direzionale di elevata qualità architettonica nell'area di fronte al Bingo, con uffici e negozi e non case e appartamenti, per recuperare altro denaro, visto che proprio su questo punto si sono arenati gli altri progetti.
«Lo studio», dice Antonelli, «dovrà tenere conto di quanto deciso dal consiglio comunale nel 2008, dunque prevedendo la realizzazione del teatro, che verrà interamente finanziato dalla Fondazione Pescarabruzzo per 20 milioni e non più 25 come prima, e per il quale la redazione del progetto preliminare è già in una fase conclusiva».
Antonelli non esclude nemmeno la possibilità di realizzare, oltre ai parcheggi a raso, anche dei silos per un totale di tremila posti auto, invece dei posteggi sotterranei che avrebbero dei costi eccessivi secondo la giunta comunale.
«Non posso che esprimere dissenso», dice Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista, «con quanto annunciato dall'assessore. Ritengo assai discutibile la scelta di cancellare la previsione di realizzare la biblioteca - mediateca o di costruire i parcheggi silos, che meriterebbero almeno una discussione in consiglio comunale».
Sulla questione interviene anche il gruppo del Pd con il consigliere Enzo Del Vecchio: «Non va dimenticato che il consiglio, con due atti deliberativi del 2008, dettava specifici indirizzi in linea con il piano regolatore, che prevedevano parcheggi, verde, teatro e biblioteca - mediateca, per la quale era già stato approvato il progetto preliminare. Sta accadendo come nel 2010, quando del progetto Jessica, in contrasto con il Prg, il consiglio comunale non venne informato»
Antonelli ha spiegato che entro novembre la giunta comunale affiderà a una società di professionisti lo studio di fattibilità urbanistica ed economico - finanziaria per la riqualificazione complessiva dell'area e ha motivato la decisione di non realizzare più la biblioteca - mediateca a causa del venir meno delle condizioni finanziarie fittizie sulle quali si era basato il progetto. Parliamo del contributo di tre milioni di euro imputati alla Provincia e mai erogati e i cinque milioni del Comune derivanti da un piano delle alienazioni del patrimonio rimasto però sulla carta. In sostanza in cassa sarebbe rimasto solo un milione e 600 mila euro del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), troppo poco per portare a termine il progetto da 9 milioni di euro.
Motivata invece dalla bancabilità e dalla sostenibilità finanziaria del progetto la scelta di non escludere la possibilità di costruire un centro direzionale di elevata qualità architettonica nell'area di fronte al Bingo, con uffici e negozi e non case e appartamenti, per recuperare altro denaro, visto che proprio su questo punto si sono arenati gli altri progetti.
«Lo studio», dice Antonelli, «dovrà tenere conto di quanto deciso dal consiglio comunale nel 2008, dunque prevedendo la realizzazione del teatro, che verrà interamente finanziato dalla Fondazione Pescarabruzzo per 20 milioni e non più 25 come prima, e per il quale la redazione del progetto preliminare è già in una fase conclusiva».
Antonelli non esclude nemmeno la possibilità di realizzare, oltre ai parcheggi a raso, anche dei silos per un totale di tremila posti auto, invece dei posteggi sotterranei che avrebbero dei costi eccessivi secondo la giunta comunale.
«Non posso che esprimere dissenso», dice Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista, «con quanto annunciato dall'assessore. Ritengo assai discutibile la scelta di cancellare la previsione di realizzare la biblioteca - mediateca o di costruire i parcheggi silos, che meriterebbero almeno una discussione in consiglio comunale».
Sulla questione interviene anche il gruppo del Pd con il consigliere Enzo Del Vecchio: «Non va dimenticato che il consiglio, con due atti deliberativi del 2008, dettava specifici indirizzi in linea con il piano regolatore, che prevedevano parcheggi, verde, teatro e biblioteca - mediateca, per la quale era già stato approvato il progetto preliminare. Sta accadendo come nel 2010, quando del progetto Jessica, in contrasto con il Prg, il consiglio comunale non venne informato»
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