Area vestina, appalti pilotatilibero il sindaco di Farindola

Il sindaco di Farindola, Antonio De Vico, finito agli arresti domiciliari il 22 aprile scorso nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti e appalti pilotati nell'area vestina, è tornato in libertà. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine che ha, dunque, accolto l'istanza presentata dai legali di De Vico

PESCARA. Torna in libertà il sindaco di Farindola, Antonio De Vico, finito agli arresti domiciliari il 22 aprile scorso nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti e appalti pilotati nell'area vestina. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine che ha, dunque, accolto l'istanza presentata dai suoi legali.

Per il gip non sussistono più le esigenze cautelari. Anche il pm Gennaro Varone ha espresso parere favorevole alla scarcerazione di De Vico, accusato di corruzione, estorsione e millantato credito.

Nelle settimane scorse erano già tornati in libertà gli ex consiglieri comunali di Penne, Femio Di Norscia e Alberto Giancaterino, e l'ex assessore provinciale ai lavori Pubblici, Rocco Petrucci, arrestati nell'ambito della stessa inchiesta che conta in totale 31 indagati, fra cui il sindaco di Penne, Ezio Di Marcoberardino.