Asl Pescara, inchiesta anche sul concorso per medico in igiene deglia alimenti e nutrizione

Dopo l'assunzione della moglie di Pagano, indagine su un'altra selezione per un medico

PESCARA. Sono due i concorsi sospetti alla Asl di Pescara. Oltre all'assunzione di Graziella Soldato, moglie del presidente Pdl del consiglio regionale, la squadra mobile indaga su un altro incarico: un posto da dirigente medico in Igiene degli alimenti e nutrizione.

Hanno un punto in comune i due concorsi della Asl finiti al centro di un'indagine coordinata dal pm Mirvana Di Serio dopo un esposto di Fausto Di Nisio, ex presidente del collegio sindacale della Asl e consigliere dell'Idv: la seconda classificata è sempre la stessa, una precaria che lavora in ospedale grazie alla borsa di studio di un'azienda farmaceutica.

PRECARIA BEFFATA.
Un altro dettaglio è questo: in tutte e due le selezioni, la seconda classificata ha riportato un punteggio per titoli superiore alle vincitrici ed è stata superata alle prove orali. Al concorso per un posto da dirigente medico nel servizio di Igiene e sanità pubblica, bandito due giorni dopo Ferragosto del 2009 e vinto dalla moglie di Pagano, è stata superata di appena 0,795 punti; al concorso per dirigente medico in Igiene degli alimenti e nutrizione, ha perso il posto per 2,4 punti.

CONCORSO FERMATO.
Ma quest'ultimo concorso, svolto dopo maggio 2010, ha un'altra particolarità: è stato congelato dalla Asl. Ascoltato dalla squadra mobile come persona informata sui fatti, il direttore del dipartimento Affari legali e del personale della Asl Vero Michitelli (non indagato) ha rivelato che l'assunzione della vincitrice è saltata per mancanza di copertura finanziaria.

Una scelta difficile da spiegare per la Asl considerati i documenti alla base della selezione: il 20 gennaio 2010 Carla Granchelli, coordinatrice del servizio, ha chiesto al direttore generale della Asl Claudio D'Amario «l'assunzione con urgenza di un dirigente medico» per rimpiazzare un professionista andato in pensione e la Asl ha risposto, appena 15 giorni dopo, dando il via a un concorso con un obiettivo dichiarato: «Consentire il normale svolgimento delle attività ed evitare pericolose interruzioni nell'erogazione delle prestazioni ricomprese nei livelli essenziali di assistenza». Passo successivo, il 6 maggio 2010 quando D'Amario ha scelto la commissione: presidente Granchelli, più Antonio Caponetti, direttore medico del dipartimento di Prevenzione dell'ufficio Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, e Antonio Ciglia, dirigente medico dell'ufficio Igiene degli alimenti e nutrizione. Dopo aver controllato i curriculum, fatto i colloqui a 18 candidati - domanda secca sul «mondo dei prodotti fitosanitari che sta vivendo un profondo cambiamento» - e scelto la vincitrice, D'Amario ha fermato il concorso rinunciando, finora, all'assunzione.

SOTTO INCHIESTA.
Al centro dell'inchiesta della squadra mobile, guidata dal dirigente Pierfrancesco Muriana, ci sono la presunta irregolarità nella composizione della commissione e il mancato rispetto di una legge, la 483 del 1997, citata nel bando di D'Amario: stessa ipotesi alla base dell'indagine sul concorso vinto da Soldato. Per l'esposto di Di Nisio, in commissione avrebbero dovuto esserci medici esterni alla Asl di Pescara anziché Granchelli, Caponetti e Ciglia.

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